Erano in molti, ieri sera alla Casa del volontariato di Porto Sant’Elpidio, per la Costituente delle idee del Pd, incentrata su due temi centrali: area di crisi complessa per il calzaturiero e scogliere emersa. Una partecipazione numerosa che, come evidenzia la segretaria cittadina del partito, Patrizia Canzonetta, “è segno evidente di quanto queste tematiche stiano a cuore ai cittadini”. Dopo i saluti introduttivi dei dirigenti Dem, dal segretario regionale Giovanni Gostoli al provinciale Fabiano Alessandrini, i relatori sono entrati nel vivo, a partire dal problema annoso dell’erosione costiera e dall’esigenza, ormai non più rinviabile, delle scogliere emerse. Trova conferme l’impegno a stanziare, prima di fine anno, una somma di 4,5 milioni di euro, nel bilancio 2020, per la realizzazione di un primo stralcio dell’opera. Rimangono gli interrogativi sulle fasi successive, che passano attraverso due possibili canali: fondi dell’area di crisi e finanziamenti europei.
“E’ utile – le parole in apertura del sindaco Nazareno Franchellucci – un confronto costruttivo, a viso aperto, da cui nascono idee che però hanno bisogno di certezze. Dobbiamo dare prospettiva ha chi ha deciso di investire e credere nel nostro territorio. E’ molto importante che questa amministrazione regionale abbia riconosciuto la necessità di invertire la rotta sul tema dell’erosione costiera. Ora serve capire modalità e tempi, per allineare la nostra città a quelle limitrofe. Un percorso che deve partire con la mia amministrazione e continuare con la prossima”.
Per l’assessore regionale al bilancio Fabrizio Cesetti, le scogliere possono essere inserite tra le priorità infrastrutturali del territorio interessato dall’area di crisi complessa. “Nel piano di riqualificazione industriale abbiamo indicato alcuni interventi: la Mare-Monti, la Mezzina, la prosecuzione della terza corsia e ci sarà anche l’intervento delle scogliere emerse di Porto Sant’Elpidio. Abbiamo anche informato il dottor Calabrò del Ministero per lo sviluppo economico ed entro la prossima settimana forniremo la scheda tecnica, inserendo l’importo dell’intero progetto, per 29 milioni di euro. Non è una forzatura, Invitalia indica tra gli indirizzi strategici dell’area di crisi lo sviluppo turistico e l’offerta integrata costa-entroterra. L’idea l’ha avuta il vicesindaco Stacchietti, che va ringraziato. Se dobbiamo individuare le carenze infrastrutturali, è ovvio che la mancanza di protezione della costa lo sia. Ora, affinchè venga finanziato, ci deve essere un impegno politico nei confronti del Ministero, perché le amministrazioni comunali e regionali da sole non possono farcela. Chiariamo: i finanziamenti per le infrastrutture non c’entrano con quelli della legge 181 che riguardano le imprese”.
Il governatore della regione Marche Luca Ceriscioli dice di “capire che ci si aspetti il risultato, ma non ci sono scorciatoie: occorre mettere in fila tanti atti, anche complessi. Ma abbiamo preso queste decisioni e le portiamo avanti. Sarà possibile realizzare le barriere emerse. Il Comune di Porto Sant’Elpidio sta portando avanti il suo compito, farsi carico della fase progettuale. Noi a dicembre approviamo il bilancio inserendo 4,5 milioni di euro per un primo stralcio. In nessuna città si è finanziata in una sola volta l’intera opera e conosciamo le contraddizioni e i potenziali problemi di realizzare l’intervento per stralci, ma non si può fare diversamente e l’importante è partire”. Secondo il presidente, la partita si gioca anche sui fondi europei del prossimo settennato, 2021-27. “Sono una possibilità e da lì si potranno trovare altre risorse, sono fondi che poi sta alla Regione decidere come destinare”.
Da parte del consigliere regionale Francesco Giacinti una puntualizzazione sui tempi lunghi per l’esame del piano integrato di difesa della costa. “Sono pervenute 1800 osservazioni e c’erano molte questioni da approfondire. L’importanza di un intervento di protezione del litorale a Porto Sant’Elpidio non sfugge a nessuno, ne siamo pienamente consapevoli”.
Il sindaco Franchellucci torna sulla parte progettuale, di copetenza del Comune. “Una volta approvato definitivamente il piano di difesa della costa, affideremo la progettazione preliminare, poi procederemo con le successive fasi progettuali che consentiranno di dare il via al primo stralcio delle scogliere emerse”.
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