di Nunzia Eleuteri
“Volere è potere” si potrebbe scrivere parlando del presidente della Ciip Spa, Giacinto Alati. Perché proprio grazie a questa sua grande forza di volontà si sta concretizzando il progetto di ricostruzione post sisma dell’acquedotto del Pescara. E se a gennaio scorso questo poteva sembrare solo un tema da affrontare in un convegno (tenutosi nella sala assembleare della società idrica ad Ascoli Piceno), oggi il progetto può prendere letteralmente il via.
Poche ore fa, infatti, il presidente Alati ha siglato la convenzione con il Ministero delle infrastrutture per il finanziamento del rifacimento della condotta del Pescara. Un finanziamento di ben 27 milioni di euro che ridaranno vita ad un intero territorio sotto tanti punti di vista. La certezza delle risorse per rendere l’opera subito cantierabile era la priorità emersa al convegno di gennaio a cui parteciparono moltissimi sindaci delle due province di Ascoli Piceno e Fermo. La bella notizia arriva in concomitanza a quella opposta e cioè dell’allerta lanciata dalla società Tennacola che, data la crisi idrica, si sta muovendo per attivare impianti di captazione di soccorso per servire i 14 comuni del Fermano e 13 del maceratese (leggi articolo).
Il nuovo acquedotto del Piceno (anzi dei Sibillini) diventa così sempre più atteso e importante. Oltre ad essere antisismico sarà interconnesso con le principali analoghe strutture del Centro Italia, è cioè con l’acquedotto del Tennacola e del Nera (Ato 3, 4 e 5) e sarà capace di arginare carenze e criticità che potrebbero interessare una delle reti. Un grande risultato, quindi, quello che oggi da Roma, il presidente della Ciip Spa porta a casa.
E’ il primo step di un progetto che è stato determinante anche nel rinnovo del mandato di presidenza a Giacinto Alati (riconfermato con il voto del 99% delle quote sociali), progetto che lo ha visto battersi in prima linea e che da oggi potrà diventare esecutivo.
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