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Area ex stazione Santa Lucia,
il Pd chiede un consiglio comunale aperto: “Dispiaciuti che il sindaco abbia stravolto la realtà”

FERMO - Il messaggio a Calcinaro: "Non crediamo che abbia avuto lo stesso discernimento quando “la Politica” le ha finanziato per milioni di Euro opere di cui lei giustamente si vanta: ex mercato coperto, terminal, riqualificazione Lido Tre Archi, rotatoria di San Marco,e potremmo continuare, e di cui deve ringraziare sopratutto la visione d’insieme di un partito: il Pd"

 

“Rispetto alla questione ex area Santa Lucia (deposito STEAT) siamo dispiaciuti che il Sindaco e l’amministrazione abbiano stravolto la realtà dei fatti, sviando il tema su di una presunta diatriba fra pubblico e privato. Anche il più distratto dei cittadini capirebbe che acquistare un area così strategica e vicina al nuovo polo scolastico ad un prezzo vantaggioso, messo a disposizione dal Demanio al Comune, sarebbe stata la cosa giusta da fare”. Il direttivo del Partito Democratico di Fermo torna sulla vicenda dell’asta dell’area ex stazione Santa Lucia persa dalla Steat, e vinta dall’imprenditore fermano Mauro Cardinali per 1 milione 550 mila euro. Cardinali ha garantito che sarà uno spazio ‘bello’ per i suoi concittadini. Resta l’interrogativo sull’eventuale prelazione che spetta alla Steat nel caso in cui dovesse arrivare ad eguagliare la somma offerta da Cardinali. Intanto non mancano le polemiche, in primis contro la scelta del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro  di rinunciare all’offerta del demanio.

Da qui i vertici Pd che attaccano: “Il Demanio infatti avrebbe venduto al comune per 656,000 mila Euro l’intera area, altrimenti si sarebbe tenuta l’asta,ciò che è accaduto. L’amministrazione ha quindi rinunciato ad investire in una zona nevralgica per una cifra che spalmata ad un mutuo di 20 anni porta ad una rata di poco più di 35.000 euro all’anno; considerando che la STEAT attualmente paga una cifra di 40.000 mila Euro annue di affitto, il mutuo si sarebbe autofinanziato almeno fino a quando il Comune non avesse deciso in tutta libertà cosa fare di quella zona. Adesso ci ritroviamo con un privato, che legittimamente, ha acquistato a più del doppio della cifra a base d’asta ed un Sindaco che senza far passare neanche un giorno già ci parla di opere compensative direttamente da Facebook, aprendo quindi la strada ad un eventuale cambio di destinazione d’uso e partendo da una posizione di estrema debolezza nella trattativa”.

Il direttivo Pd aggiunge: “Caro Sindaco non è una questione di vecchia e nuova politica, come ama ripetere, oppure di partiti che ostacolano il giusto percorso non capendo l’occasione, come ama narrare. L’unica occasione persa è quella dei cittadini fermani, perché lei non ha tenuto il pallino in mano su di una area come quella; nessuno sta demonizzando il privato quando l’interesse pubblico coincide con quello dell’imprenditore (non è questo il caso). La demonizzazione l’ha fatta lei, troppo spesso nei confronti della politica stessa, che tra l’altro fa a pieno regime come Sindaco del capoluogo di Provincia, e saremo felici se la facesse con la visione prospettica degna della nostra città. Non crediamo che abbia avuto lo stesso discernimento quando “la Politica” le ha finanziato per milioni di Euro opere di cui lei giustamente si vanta: ex mercato coperto, terminal, riqualificazione Lido Tre Archi, rotatoria di San Marco,e potremmo continuare, e di cui deve ringraziare sopratutto la visione d’insieme di un partito: il Pd Questo stesso partito, che con il suo capogruppo in consiglio Pierluigi Malvatani ha sollevato per prima la questione, è a chiederle di intraprendere un percorso di condivisione pubblica con la città sulla questione ex area Santa Lucia (deposito STEAT) con un consiglio comunale aperto e convocato al più presto; le anticipiamo che non accetteremo appellativi di opposizione strumentale ed inopportuna, quando da sempre il Partito Democratico cittadino si è interfacciato nei confronti della città e del Sindaco in maniera corretta, leale e costruttiva”.


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