Un investimento continuo in tecnologia e formazione, un’attenzione costante all’evoluzione digitale della medicina odontoiatrica, la voglia di crescere ed offrire ai pazienti gli standard qualitativi eccellenti. Sono questi gli aspetti su cui ha puntato con convinzione, in questi 6 anni di attività, la Santa Apollonia Clinic di Sant’Elpidio a Mare, diretta dal dottor Marco Cardinali: “Quello di sei anni è un tempo breve, ma un bilancio di questa esperienza, ad oggi, è certamente positivo – nota il direttore Cardinali – Siamo uno studio giovane e sin dall’inizio, pur compiendo sacrifici importanti, abbiamo voluto fortemente investire in attrezzature tecnologiche di altissimo livello.”
L’ultimo arrivo, al centro di via Angeli, è la Cone Bean, che ha sostituito il pantomografo digitale precedentemente in uso.
“E’ un macchinario di ultima generazione – spiega il dottor Cardinali – consente di effettuare non solo esami tradizionali, ma anche scansioni tridimensionali. I dati vengono acquisiti da un software ed elaborati, noi otteniamo digitalmente il modello osseo del paziente su cui lavorare per un piano di trattamento che permetta una impostazione più precisa del percorso riabilitativo e protesico. Questo strumento consente di realizzare protesi estremamente più performanti, inoltre facilita la diagnosi di patologie ossee. L’emissione di raggi X è pressoché azzerata, di gran lunga inferiore alle apparecchiature della generazione precedente, e fornisce immagini di qualità superiore. In precedenza, per effettuare questi esami specialistici inviavamo il paziente presso altre strutture, ora invece possiamo offrire un servizio completamente in house”.
La tecnologia, insomma, riveste un ruolo sempre più importante, anche in odontoiatria. “Senza dubbio stiamo vivendo un’evoluzione digitale importante – nota il direttore della Santa Apollonia – Ormai sono ampiamente diffuse negli studi la tecnologia Cad cam e la stampa 3d, c’è una comunicazione digitale tra studio dentistico e laboratorio odontotecnico. Andremo sempre più verso un’acquisizione digitale dell’impronta dei denti, che consentirà ai tecnici di elaborare il manufatto per il paziente, col risultato di una protesi più precisa e in tempi più rapidi”.
Ma non è tutto legato alla tecnologia perché, come in ogni ramo della medicina, la prevenzione riveste un ruolo fondamentale, a partire dall’infanzia. “Per quanto riguarda i bambini – nota il dottor Marco Cardinali – consigliamo ai genitori una visita prima possibile, perché anche i denti da latte vanno curati e richiedono pratiche di igiene orale corrette. Tra i 5 ed i 6 anni è opportuna una prima visita ortodontica, per comprendere ed individuare eventuali malocclusioni ed il rapporto corretto o no tra le arcate. A 6 anni erompono di norma i primi molari e da questi possiamo ricavare informazioni importanti che poi vanno integrate con un altro tipo di studio per capire come il bambino stia sviluppando a livello mascellare. L’ortodonzia intercettiva permette oggi di correggere preventivamente l’eventuale difetto che il minore potrebbe sviluppare. In ogni caso, a qualsiasi età, l’igiene orale riveste un ruolo fondamentale, essa è anche la condizione indispensabile per la riuscita dei trattamenti e per la conservazione dei denti”.
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