Fermana-Triestina, le
voci dalla sala stampa

SERIE C - I due tecnici, Mauro Antonioli e Carmine Gautieri, più capitan Marco Comotto commentano la vittoria biancorossa al Bruno Recchioni per 0-3. Gialloblù a disputare una gara in equilibrio, con l'ospite triestino a dilagare nel finale sulla superiorità numerica

Mauro Antonioli, tecnico della Fermana

 

di Paolo Gaudenzi

FERMO – La Triestina si è ripresa, con gli interessi, quanto patito nel passaggio serale fermano durante la stagione alle spalle.

L’allora 1-0 firmato Lupoli è stato purtroppo solo un felice ricordo sbiadito al cospetto del pesante 0-3 incassato al Recchioni. Vantaggio alabardato repentino, poi i due colpi del ko basati pressoché sulla superiorità numerica biancorossa, generata dall’espulsione di Persia.

“In questo momento ci manca anche un pizzico di fortuna – l’approccio analitico di mister Antonioli -, non voglio cercare alibi ma il risultato è decisamente bugiardo. La Fermana fino al raddoppio è stata costantemente in gara, con l’avversario ad aspettarci sul nostro possesso. Purtroppo la Triestina ha fatto quattro tiri e tre gol, il calcio è anche questo. I ragazzi non si devono demoralizzare, continueremo a lavorare ritrovando prima di tutto serenità. I troppi cartellini? – una sollecitazione dai colleghi in sala -. Oltre al risultato di serata, questo è un altro aspetto negativo perché va mantenuta sempre e comunque la lucidità. Decisioni cervellotiche della terna, spesso a fare due pesi e due misure, e la troppa foga per recuperare il parziale ci ha portati a rimediare troppe sanzioni. Dobbiamo però ritrovare parte della prestazione fatta a Modena, con la squadra che deve lavorare, in fase difensiva da vero collettivo, con l’organizzazione di gruppo che deve venire fuori”.

L’allenatore della Triestina, Carmine Gautieri

“Sapevamo che andavamo ad affrontare una squadra ben organizzata, vista e studiata lunedì sera contro il Modena – le prime parole del trainer triestino Carmine Gautieri -. Canarini spesso alla ricerca di giocate provate in settimana, così li abbiamo attesi. Si è  sofferto nella seconda metà della ripresa, ma siamo stati bravi a ricompattarci nelle due linee da quattro per colpirli come poi li abbiamo colpiti. Complimenti, oltre che alla mia squadra, alla Fermana che ha comunque giocato la sua partita. Compagine che verticalizza e va sui cambi di gioco, ecco perché eravamo corti: per chiudere le traiettorie e intercettare le trame. Bisogna lavorare sui nostri errori non cullandoci però sul risultato rotondo e pieno della gara”.

Il capitano gialloblù, Marco Comotto

Dispiace perché abbiamo provato in tutti i modi a dare quello che avevamo – l’amara considerazione di capitan Marco Comotto -. E’ difficile da spiegare una partita del genere, con uno 0-3 quasi assurdo. Da dove si riparte? Dal buono prodotto in queste due partite, nonostante il pesante passivo penso che qualcosa di positivo si sia visto. La Triestina è una squadra partita per vincere il campionato, chiuderla nella loro metà campo è segno che qualcosa di positivo c’è stato, certamente abbiamo prodotto poco, in termini di sbocco offensivo, rispetto al nostro possesso palla. La frenesia ora ci è cattiva consigliera – ha proseguito Comotto guardando al futuro -, dobbiamo cercare e recuperare tranquillità e calma. Pressione nel secondo tempo della Triestina sul nostro portatore? Bhe ci siamo comunque fatti valere, loro si sono limitati ad aspettarci per ripartire poi lunghi. Certo, una squadra matura doveva gestirla meglio numericamente sotto di un uomo, questo è un aspetto che a conti fatti ci è costato molto nel finale, dal lato del risultato”.

 

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