di Paolo Gaudenzi
PORTO SAN GIORGIO – “La Federazione ha mandato un Arbitro dal curriculum di categoria superiore, innegabile, ma evidentemente lo stesso ha preso l‘impegno sottogamba. Il canonico buongiorno si è visto già dal mattino, tanto che il fischietto di ieri non ha neanche effettuato il riscaldamento dovuto”.
Questo l’approccio analitico rilasciato dalla dirigenza della Sangiorgese in merito all’arbitraggio del signor Rossetti di Ancona e relativo al match di Prima categoria, girone C, disputato ieri dai rivieraschi in casa del Montemilone Pollenza, connotato alla vigilia dalla posta in palio dai toni play off.
Sul metaforico fascicolo probatorio un mancato rigore per spinta in area su Ammadike, poi l’episodio del pari pollentino, secondo i vertici nerazzurri innescato da un partente fuorigioco dell’esterno mancino maceratese ad evolversi con il presunto contatto di Guing sull’attaccante locale, valso il pari dagli undici metri trasformato da Ulivello nel definitivo 1-1 (rete rivierasca di Garbujo).
“Come regola generale, è risaputo che non è nel nostro stile cercare alibi esterni e scaricare le colpe altrove, arbitri compresi, ma la partita è stata vista da tutti. Senza falsa modestia è oggettivo che gli episodi chiave del match sono stati tutti interpretati a nostro svantaggio, in una gara fatta in lungo ed in largo dai nostri ragazzi”.
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