A Porto Sant’Elpidio
torna l’incubo mareggiate:
l’acqua a ridosso degli chalet

PORTO SANT'ELPIDIO - Situazione critica in alcuni stabilimenti del lungomare centro e sud, si teme per un peggioramento dei moto ondosi nella notte

di Pierpaolo Pierleoni

Si sono ripresentate, puntuali come ad ogni autunno, ritrovando un litorale che, come l’anno prima e quello prima ancora, attende una soluzione duratura che eviti il disastro. Ancora mareggiate a Porto Sant’Elpidio, e di nuovo la costa si è trovata in grave difficoltà, con le onde che hanno divorato metri di spiaggia, fino a lambire gli stabilimenti balneari e, in alcuni casi, a penetrare all’interno delle strutture. E’ uno scenario a cui i concessionari di spiaggia sono abituati da tempo e ad ogni invernata si ripresenta la conta dei danni, tra impianti elettrici danneggiati dall’acqua, come la pavimentazione esterna degli chalet.

Non è stata una mareggiata di particolare violenza, quella che ha sferzato l’arenile nella mattinata e nel primo pomeriggio, eppure i segni sono già evidenti e il segno del mare arriva a tratti quasi fino alla passeggiata. Comprensibile il timore degli oepratori per ciò che potrà accadere nella nottata, in orari in cui, la storia recente lo insegna, è più frequente che i marosi aumentano di intensità.

I punti critici sono sempre gli stessi: alcuni tratti del lungomare sud, nei pressi della quadrata in legno all’incrocio con via Marina, come la zona all’incrocio tra i due lungomare, nei pressi dell’ex Orfeo Serafini. Sono le zone in cui il mare si sfoga in modo più violento, ed anche se nei mesi scorsi sono state posizionate scogliere radenti per salvare il salvabile, lo scenario rimane critico. In alcune concessioni l’acqua, malgrado i blocchi di cemento, le onde scavalcano le barriere fino a raggiungere gli chalet e in alcuni punti scavano sotto le fessure ed entrano nella parte coperta. Sul posto nel primo pomeriggio si sono visti anche il vicesindaco Daniele Stacchietti e l’assessore Vitaliano Romitelli, per monitorare la situazione ed esprimere vicinanza ai concessionari.

Resta forte la preoccupazione per ciò che potrà accadere da qui ai prossimi giorni. La stagione autunnale è di fatto appena cominciata, si va incontro ai mesi più temibili per gli operatori balneari e davanti agli chalet non rimane che un minimo lembo di spiaggia. Quest’anno, almeno per il momento, non c’è neanche la parziale protezione dei sacchi di ghiaia che negli ultimi anni erano stati posizionati a protezione delle strutture per tentare di porre un argine alla furia del mare.

 


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