Una delegazione del direttivo regionale di Confartigianato Trasporti Marche (composta da Elvio Marzocchi e Giampaolo Calcabrini, Presidente e Dirigente regionale, Gilberto Gasparoni e Alberto Giaconi Segretario Regionale e Responsabile di categoria per Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo) ha partecipato alla riunione del Consiglio Nazionale di Confartigianato Trasporti, per l’esame della vertenza in atto con il Governo e per discutere del fermo dei servizi proclamato da Unatras che coinvolgerà anche le 4mila aziende di autotrasporto marchigiane. Dall’analisi dei provvedimenti contenuti nella Legge di Bilancio e nel Dl Fiscale, l’autotrasporto italiano risulta gravemente penalizzato, con tagli irricevibili sui fondi per il recupero delle accise sui veicoli euro 3 e sulle risorse per la competitività del settore. Questioni, tra l’altro, mai discusse con le Associazioni di categoria che compromettono la sopravvivenza stessa di migliaia di imprese. Tutto ciò si aggiunge alla mancata attuazione delle regole fondamentali, richieste da tempo, come i costi di esercizio e il rispetto dei termini di pagamento.
Per tutti questi motivi i dirigenti dell’Autotrasporto di Confartigianato di tutte le Regioni d’Italia, hanno avallato la linea portata avanti dal Comitato esecutivo Unatras, decidendo l’organizzazione di assemblee territoriali e dando pieno mandato al presidente Nazionale Genedani di espletare tutte le procedure previste per la dichiarazione di fermo, se il Governo non metterà in atto le necessarie misure a tutela della competitività, regolarità e dignità del comparto. «Il taglio di ben 80 milioni di euro sulle risorse per investimenti, come l’eliminazione del rimborso delle accise a partire dal 1° aprile 2020, è del tutto inaccettabile – ha dichiarato Emanuele Pepa, presidente interprovinciale di Confartigianato Trasporti- Un ulteriore danno che affonderebbe la categoria già in difficoltà per la scarsa competizione con i vettori esteri, in particolare quelli dell’est Europa. Abbiamo inoltre richiesto l’intervento di Confartigianato nazionale e dell’Unatras per l’eliminazione delle limitazioni imposte dal magistrato di Avellino sulla A14 nella tratta Marche Sud-Abruzzo, che creano code fino a 20 km, con la conseguente perdita di ore di lavoro ed un inquinamento fuori luogo dovuto alle fermate e le ripartenze continue dei mezzi pesanti. L’A14 è un corridoio strategico per il collegamento nord-sud, sia per il trasporto merci che per le persone. Non possiamo più tollerare il costante blocco del traffico nella tratta sud fermana-ascolana che continua a creare gravi danni all’economia e ai programmi di lavoro delle aziende stesse».
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