La storia di Sace Components: “Specialisti del sughero, dalla moda all’edilizia, fino alla nautica”

FERMO - Ai microfoni di Radio Fermo Uno l'imprenditrice Gloria Capriotti della Sace Components, azienda leader nella lavorazione di un materiale ecosostenibile ed adattabile a infiniti usi e soluzioni

Gloria Capriotti ai microfoni di Radio FM1

Una storia che prosegue da più di 40 anni, un’esperienza imprenditoriale che cresce, si affaccia a nuovi mercati, settori e prospettive. E’ quella che ha raccontato, ai microfoni di Radio Fermo Uno, Gloria Capriotti, una dei titolari della Sace Components, azienda fermana specializzata nel trattamento del sughero in diversi settori, dal calzaturiero all’edilizia, dalla nautica alla moda. Il padre, Gino Capriotti, l’ha fondata negli anni 70. Ora lei, insieme all’amministratore delegato Sandro Serena ed al team, porta avanti l’attività, affacciandosi sempre verso ambiziosi obiettivi.

“Se parliamo di sughero – esordisce l’imprenditrice – probabilmente il primo pensiero di tutti andrà ai tappi delle bottiglie. Invece è un materiale estremamente versatile, basti dire che lo usa anche la Nasa come isolante per i mezzi lanciati nello spazio. La storia della nostra azienda nasce con l’utilizzo di questo materiale in ambito calzaturiero, per realizzare fondi e zeppe. Vendevamo pannelli e tavolette semilavorati, ma con l’andare degli anni ci siamo resi conto di quanti altri settori potessero fare buon uso del sughero. Ad esempio nella moda, abbiamo ideato anche uno speciale tessuto per pelletteria ed abbigliamento. Ci siamo introdotti nell’edilizia, proponendo un prodotto completamente naturale come isolante termico, ideale per tutte le stagioni e le condizioni climatiche”.

Sace Components su Luna Rossa

Una delle ultime frontiere, per la Sace, è la nautica. Il sughero si adatta perfettamente come pavimentazione di imbarcazioni. “In questo ramo – continua Capriotti – il teak è materiale per eccellenza negli yacht. Ma il nostro materiale non ha nulla da invidiare a livello estetico, ha ottime funzionalità, non si scalda, ha ottimo grip e suscita un’attenzione sempre crescente”. Non a caso, i materiali di Sace sono stati scelti anche dalla ex Luna Rossa (leggi articolo) per la pavimentazione e da Lapo Elkann (leggi articolo), l’anno scorso, per gli interni di un esclusivo modello di Fiat 500, la “Spiaggina”, che per il pianale di carico, ha ripreso proprio il design tipico delle imbarcazioni di lusso.

E in un’epoca in cui si guarda con sempre maggiore attenzione ai prodotti ecosostenibili, le prospettive per l’azienda fermana non possono che crescere. “La percezione del sughero da alcuni anni è cambiata – continua l’imprenditrice – Può adattarsi a tante vesti ed essere accoppiato ad altri materiali. Può essere ammorbidito, glitterato, stampato, serigrafato, si adatta a tutto. Inoltre non dimentichiamo che nessun albero viene abbattuto per ricavarlo. La quercia da sughero, infatti, viene decorticata, la corteccia si rigenera e dà alle piante nuova vita. E’ un prodotto che si sposa anche con il concetto etico dei vegani, non a caso è utilizzato anche per la pelletteria vegana. Quando parliamo di economia circolare, il sughero è perfetto, è durevole, sostenibile, sempre performante, ha durata infinita e del sughero non si butta via nulla”.

Una delle più recenti esperienze per la Sace è quella di realizzare intonaci e finiture, mixando il sughero ad altri prodotti naturali.”Per molto tempo siamo rimasti in seconda linea, come semplici fornitori alle aziende – spiega Gloria Capriotti – Ora il nostro marchio inizia ad essere riconosciuto, ci sono designer che ci hanno conosciuto e vogliamo creare linee sempre più interessanti. Abbiamo iniziato a lavorare anche materiali derivati del sughero, oppure simili, come il legno. Ad esempio abbiamo realizzato delle borse in legno flessibilizzato”.

Il segreto, dopo oltre 40 anni sul mercato, è “non improvvisarsi. Abbiamo scelto di allargarci ad altri settori rispetto all’ambito da cui siamo partiti, ma ogni volta ci siamo affidati a professionisti in grado di garantire efficienza e preparazione al cliente. Quando abbiamo deciso di specializzarci anche nella nautica e nell’edilizia, ad esempio, abbiamo fatto ricorso a responsabili tecnici che ci hanno affiancato, hanno formato il personale e dato assistenza al cliente. Per questo veniamo considerati un’azienda seria e credibile. Oggi c’è tanta offerta, si possono avere ottime idee, ma poi, di fronte ad un cliente, bruciarsi è facilissimo. I clienti esigono professionalità, se vedono improvvisazione, si perde subito credibilità”.

Un’azienda, la Sace components, che non ha mai lasciato Fermo. “Lavoriamo in una regione attiva, la nostra terra è famosa per la dedizione al lavoro, ci sono anche tante idee e creatività. Mi piacerebbe che ci fosse una maggiore integrazione tra le aziende, dovremmo conoscerci di più e stimolarci a vicenda. Ad esempio stiamo sviluppando un interessante progetto con aziende che realizzano fibre innovative, mi piacerebbe collaborare anche con le imprese del nostro territorio”.

Per la Sace components, ora l’obiettivo è quello di “far conoscere meglio tutto ciò che abbiamo sviluppato negli ultimi anni. Abbiamo investito tantissimo nella ricerca e nello sviluppo, crediamo di avere prodotti validi ed innovativi e vorremmo promuoverli nel mercato. Siamo un’azienda che cresce, ma possiamo crescere, farci conoscere meglio. Di certo non ci fermiamo. Per quanto mi riguarda, il principale stimolo che alimenta la mia passione nel lavoro è la voglia di cercare soluzioni creative, di proporre cose nuove.”.

www.sacecomponents.com

 

Gloria Capriotti e Sandro Serena alla presentazione della Spiaggina di Lapo Elkann

 

Una borsa in sughero

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