di Luca Nardoni
Salvo proroghe inattese, tra pochi giorni – il 16 dicembre per l’esattezza – scadrà il termine concesso alle srl che superano i nuovi parametri di legge per provvedere alla nomina di un revisore legale o di un organo di controllo (art. 2477 del Codice Civile).
In primavera, infatti, il nuovissimo Codice della Crisi e un successivo Decreto Legge hanno abbassato drasticamente i livelli per l’obbligo in questione, portandoli a:
e prevedendone l’adozione entro l’anno.
L’obbligo scatta al superamento, per due esercizi consecutivi, di un solo parametro (anche diverso), mentre cessa quando, per tre esercizi consecutivi, non ne sia superato alcuno. Gli interessati, se necessario, devono prima uniformare lo statuto sociale alle nuove disposizioni (assemblea straordinaria davanti al notaio) e, in ogni caso, devono riunire l’assemblea ordinaria entro il 16/12 per la nomina.
La mancata convocazione dell’assemblea di nomina comporta per gli amministratori una sanzione fino a 6 mila euro mentre se i soci non provvedono poi alla nomina interviene il Tribunale, che fissa anche i compensi per l’organo.
Per capire la portata del fenomeno, che le Camere di Commercio stimano interessare circa 2.000 società marchigiane e 70 mila in tutta Italia, va ricordato che in precedenza i limiti erano molto più alti (es. il parametro “dipendenti” era fissato a 50).
E’ palese che così si voglia introdurre, anche nelle imprese “piccole”, supporto e monitoraggio di livello professionale: in effetti, quando dal prossimo agosto il nuovo Codice sostituirà la Legge Fallimentare del 1942, i revisori saranno chiamati a verificare che gli amministratori valutino costantemente se l’assetto organizzativo dell’impresa è adeguato, se sussiste l’equilibrio economico-finanziario e quale sia l’andamento prevedibile della gestione, segnalando immediatamente agli stessi l’esistenza di fondati indizi della crisi.
Pur apparendo un ennesimo balzello, questa norma migliorerà la solidità delle imprese e la fiducia nel sistema economico; il nuovo, articolato sistema di facoltà, obblighi e responsabilità coinvolgerà, avvicinandoli, imprenditori e professionisti, e potrà finalmente intaccare i due grandi mali di un’impresa in difficoltà, l’incapacità di misurare i problemi e il ritardo nel prendere decisioni.
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