di Matteo Zallocco e Laura Boccanera
«La cena di Mattei è legittima, sono contento di vedere tutta questa vivacità attorno al centrodestra. Ha fatto bene Salvini a chiamare in un’ottica di rafforzamento della coalizione per cambiare il governo regionale».
Francesco Acquaroli non vede la cena che si è svolta sabato nella dimora di Mattei come uno sgambetto politico a favore di Ciarapica per mettere da parte la sua candidatura. Il deputato potentino, raggiunto al telefono, commenta in maniera costruttiva l’incontro e anche l’interesse del leader della Lega Matteo Salvini nei confronti delle Marche. E quindi non è stato un tentativo di farle le scarpe? «Io non mi sono autocandidato, ci sono delle logiche all’interno del centrodestra avvenute sui tavoli nazionali e non sono state fatte a caso. Io a quelle rimango. In quel tavolo che ha proposto il mio nome io non c’ero, bisognerebbe quindi chiedere alla Meloni e a Salvini piuttosto che a me. Io vado avanti e non ho motivo di dubitare degli alleati». Impatta tutto ciò col sostegno alla giunta Ciarapica? «Le dinamiche di Civitanova vanno chieste al gruppo locale e a Borroni. Abbiamo sostenuto l’amministrazione di Civitanova e la sosteniamo ancora, Ciarapica è una persona capace e sta facendo bene».
Fatto sta che la cena a villa Gigli a cui hanno partecipato tanti imprenditori e sindaci, tra cui Ivano Bascioni e Paolo Calcinaro che, però, oggi, trapelata la notizia, si è sbrigato a puntualizzare che il partecipare a una cena non significa appoggiare qualcuno politicamente, sta concentrando l’attenzione di tutta la regione su Fabrizio Ciarapica (che però non rilascia nessuna dichiarazione in merito). In particolare per la telefonata di Matteo Salvini che ha il sapore di un’investitura. Ha sorpreso la presenza di alcuni sindaci di fuori provincia come , dicevamo, Calcinaro (Fermo) e Nicoletti (Loreto). Tanti gli amministratori presenti come Antonio Pettinari (presidente della Provincia), Giuseppe Pezzanesi (sindaco di Tolentino) e il presidente dell’Aato 3 Stefano Montemarani. «Ritengo che Ciarapica sia il profilo giusto come candidato governatore – dichiara Montemarani, sindaco di Morrovalle – sopratutto per l’esperienza amministrativa che sta svolgendo come sindaco di Civitanova, una della poche città in espansione nelle Marche. E in questo periodo ho avuto modo di apprezzarne le qualità. C’è un gruppo di sindaci che su iniziativa di Paolo Mattei da un anno circa sta lavorando per una lista civica che rappresenti il territorio nelle elezioni regionali. E Ciarapica ha condiviso questa iniziativa fin dall’inizio. A un certo punto del percorso ci siamo resi conto che il candidato ideale sarebbe stato un amministratore, chi meglio di un amministratore infatti può conoscere i problemi del nostro territorio? Infine, c’è il fatto che Ciarapica può esercitare un certo appeal su quella grande fetta di elettorato moderato che attualmente è senza rappresentanza politica».
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