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Peculato, maxi inchiesta in Regione:
78 indagati, Cesetti: “Ho fatto
il mio dovere, fiducia nella magistratura”

ANCONA - Nell'inchiesta coordinata dal pm Paolo Gubinelli sono finite le ultime quattro legislature. L'intervento dell'assessore regionale al bilancio Fabrizio Cesetti: "Ho appreso di essere sottoposto, in qualità di componente della giunta regionale delle Marche, ad indagini da parte della Procura della Repubblica di Ancona, presumibilmente in merito alle vicende Aerdorica"

Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche

 

di Redazione Cronache Ancona

Inghiotte le ultime 4 giunte regionali nella maxi inchiesta della procura di Ancona nata con l’ipotesi accusatoria di peculato. Settantotto le persone indagate, a pochi mesi dal voto delle regionali. Al centro dell’indagine coordinata dal sostituto procuratore Paolo Gubinelli c’è il rapporto tra la Regione e la società Aerdorica, che gestisce l’aeroporto di Falconara. Nell’indagine sono coinvolti molti componenti delle ultime quattro giunte ma anche dei privati. Non stati ancora stati resi noti i dettagli, la notizia è emersa con la richiesta di proroga delle indagini da parte della procura e certificata dal gip Carlo Cimini. Di certo c’è che l’ipotesi di reato contestata, tutta da dimostrare al momento, è peculato in concorso continuato. «Appaiono necessari ulteriori approfondimenti investigativi, ritenuti indispensabili al fine di delineare e comprendere adeguatamente la vicenda», ha scritto il pm Gubinelli nella richiesta di proroga delle indagini, iniziate lo scorso maggio. La proroga è per portare avanti l’inchiesta di altri sei mesi e chiarire al meglio i contorni della vicenda che riguarderebbe la gestione del denaro pubblico rivolto ad Aerdorica, società di cui la Regione era socio di maggioranza fino all’arrivo di Njord Partners. Data l’ipotesi di reato e i nomi coinvolti, la procura starebbe indagando in che modo sono state investite le risorse della Regione.  Nel gennaio 2017, la stessa Procura di Ancona presentò istanza di fallimento a tutela dei soldi pubblici, dal momento che la società risultava gravata da una mole debitoria superiore ai 40 milioni di euro. Da lì ebbe inizio il lungo e travagliato percorso di salvataggio – concluso la scorsa estate con la privatizzazione di Aerdorica e la cessione delle quote di maggioranza al fondo Njord -, che ha le sue pietre miliari nell’autorizzazione della Commissione europea alla ricapitalizzazione da 25 milioni di euro da parte della Regione (22 febbraio 2019), e nel decreto di omologa al concordato da parte del Tribunale di Ancona, l’8 luglio 2019. La privatizzazione ha suggellato il tutto, ma il suo oscuro passato continua ad aleggiare sui cieli di Aerdorica.

L’assessore Fabrizio Cesetti

In merito alla vicenda, ieri sera l’assessore regionale al bilancio della giunta Ceriscioli, Fabrizio Cesetti, ha diffuso una nota in cui illustra la sua posizione: 

“Ho appreso di essere sottoposto, in qualità di componente della giunta regionale delle Marche, ad indagini da parte della Procura della Repubblica di Ancona, presumibilmente in merito alle vicende Aerdorica.

Per quanto riguarda Aerdorica, in più occasioni, e da ultimo nel corso dell’udienza pubblica tenutasi dinanzi alla Corte dei Conti delle Marche l’11 luglio scorso per il giudizio di parificazione del Rendiconto 2018, ho sostenuto e ribadito come l’aeroporto di Ancona-Falconara costituisca una struttura strategica ed indispensabile per assicurare la mobilità di persone e merci in una dimensione regionale e come questa amministrazione abbia sempre considerato una priorità scongiurare il danno, non solo economico e patrimoniale, che sarebbe derivato da un eventuale fallimento della società (…).

Coerentemente con queste mie affermazioni, ritengo che l’inchiesta della Procura della Repubblica di Ancona sia un atto dovuto e doveroso pur non avendo separato il tempo in cui le azioni si sono dispiegate ed i fatti sono accaduti.

Invero, come giunta regionale ci siamo assunti responsabilità di atti e provvedimenti esclusivamente finalizzati al salvataggio ed al rilancio di Aerdorica SpA all’interno di un percorso giuridicamente ineccepibile ed economicamente sostenibile che, all’esito del perfezionamento della procedura di finanziamento di cui alla legge regionale n. 19/2018 con l’intervenuta autorizzazione della Commissione Europea del 22 febbraio 2019, ha, tra l’altro, prodotto un risultato gestionale di grande rilevanza come l’attuazione della procedura competitiva per la selezione di un investitore privato.

Tutto questo, è il caso di ribadirlo, con l’adozione di atti proposti dai servizi competenti corredati dei necessari pareri di legittimità, regolarità tecnica e contabile. 

Infine, ritengo che il decreto di omologa del concordato, pronunciato dal Tribunale di Ancona l’8 luglio 2019, abbia definitivamente sancito l’esito positivo della verifica della fattibilità giuridica ed economica della complessa operazione.  Pertanto, consapevole di non aver fatto altro che il mio dovere istituzionale nell’interesse della comunità regionale, ripongo assoluta fiducia nell’operato della magistratura inquirente che saprà accertare, separare e, se del caso, perseguire responsabilità soltanto per quegli atti e/o azioni suscettibili di integrare fattispecie penalmente rilevanti”.

 

 

 


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