Con la benedizione della Prima Pietra si conclude la lunga gestazione del progetto del Nuovo Centro San Filippo e si procede alla sua realizzazione. Superati i lunghi ed elaborati accordi, ancora in corso, per l’assegnazione dell’appalto si procederà senz’altro alla realizzazione dell’edificio che tutti stanno aspettando da lungo tempo.
Realizzare un’opera come questa non è affare semplice. Nel lontano 9 giugno 1960, il primo parroco, don Tarcisio Potentini, faceva il suo ingresso ed inaugurava così la Parrocchia.
Come ricordava l’allora arcivescovo di Fermo Norberto Perini nell’inviarlo nella nuova sede lo inviava come pioniere, dal momento che come scriveva, la parrocchia mancava di tutto: chiesa, casa parrocchiali, locali.
Con la generosità di tutti e la buona volontà, piano piano si edificò la Chiesa (1968-1972), la casa ed i locali parrocchiali, in seguito il complesso sportivo (campo di calcetto, spogliatoi). Tutto questo dono della Provvidenza di Dio che si è servita di tante mani generose.
Oggi, dopo quasi sessant’anni, si vive un tempo diverso: tramontati i favolosi anni Sessanta, tempo del boom economico, viviamo in questi primi decenni del Terzo Millennio un tempo di grandi cambiamenti.
La Comunità Cristiana della Parrocchia S. Cuore di Gesù presente nel quartiere Faleriense continua la sua missione: in questi sessanta anni la comunità è cresciuta (con la presenza di quasi 10.000 abitanti) ha cambiato volto, ha accolto tante persone provenienti da altri paesi e da altre culture.
Guardando al futuro che è oggi, si pensa alla realtà delle future generazioni intendendo offrire loro spazi e possibilità per donare gli strumenti per vivere il loro tempo e sviluppare i loro talenti. Con questo nasce il sogno del nuovo Centro Pastorale San Filippo, di cui oggi viene benedetta la prima pietra, che offrendo spazi alle realtà parrocchiali e possibilità di spazi più ampi per le realtà giovanili (Scout, gruppi catechismo, gruppi giovanili) intende sviluppare ed aiutare coloro che vivono nella parrocchia a realizzare i sogni attraverso il supporto alla loro crescita culturale ed artistica.
E’ un’opera pensata per accogliere e coinvolgere, come ha scritto il progettista, l’arch. Castignani: “Il progetto del complesso è nato da una concezione del volume da creare quasi come a configurare una rampa “che accolga” e di un corpo conformato similmente ad una spirale che parte da essa, si alza, gira fino ad arrivare al massimo con il volume del salone parrocchiale affacciato direttamente sulla piazza: per tale motivo una porzione di quel corpo si è ipotizzato che fosse vetrata, che si segnalasse quasi come “lampada” verso il lato più pubblico dell’insediamento”.
“Nell’intento di voler coinvolgere tutte le realtà anche associative ed i vari rioni che compongono il nostro Quartiere Faleriense, affido alle vostre mani generose la realizzazione di questo nuovo sogno che, se è secondo la sua volontà, il Buon Dio con il nostro lavoro porterà a compimento – incalza Don Tarcisio Chiurchiù -. Il progetto serve a dotare la Comunità Cristiana di strumenti adatti a realizzare la sua missione di una vita ispirata al Vangelo di Gesù per il bene di tutti gli uomini”.
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