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Fosso Valleoscura, briefing
tra Comuni, Ciip e Politecnica
“Lavoriamo per riportare la Bandiera Blu”

PORTO SAN GIORGIO - Le parole del presidente Pino Alati dopo l'incontro: "Vogliamo migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini e dei turisti"

di Andrea Braconi

Comuni di Porto San Giorgio e Fermo, Ciip e Politecnica delle Marche a confronto per valutare la situazione delle acque del Fosso Valleoscura, oltre a quello di Santa Petronilla. Un briefing, come lo definisce il presidente del consorzio idrico Pino Alati, nato a seguito del report commissionato all’ente universitario.

“Si è trattato di un incontro che abbiamo voluto per fare in modo che ognuno, per le proprie competenze, possa dare un contributo per migliorare e controllare alcune situazioni che si sono rivelate critiche e che, nel caso di Porto San Giorgio, hanno contribuito purtroppo alla perdita della Bandiera Blu” è il commento di Alati, che ringrazia gli amministratori presenti, in particolare il padrone di casa Nicola Loira e l’assessore fermano Alessandro Ciarrocchi, la Capitaneria di Porto e i vari tecnici presenti.

“La Ciip – spiega – può verificare la pulizia dei due fossi e su questo abbiamo già interpellato il Consorzio di Bonifica. Stamattina, a Porto San Giorgio, abbiamo concordato che inizieremo a fare delle analisi a primavera, cercando di confrontarci con la Regione e di sensibilizzare anche i cittadini”.

Perché la questione, secondo Alati, non dipende da scarichi o altro, ma sicuramente un elemento che ha inciso e continua ad incidere è quello dei concimi che, soprattutto su Valleoscura, finiscono nel fosso. “Negli anni passati in campagna veniva lasciato uno spazio tra il seminato e la strada per evitare che tutto venisse intaccato, mentre oggi si tende a seminare ovunque. Su questo ovviamente né noi come Ciip né il Comune possiamo intervenire, ma sicuramente si può lavorare sul fronte dell’informazione e di una maggiore attenzione. Per quanto ci riguarda, se dobbiamo intervenire con gli scolmatori lo faremo perché vogliamo contribuire a far sì che il Comune riprenda la propria bandiera ma che, soprattutto, quel fazzoletto di mare torni ad essere balneabile. Per questo, come detto, pianificheremo insieme una serie di interventi”.

“La nostra zona – conclude il presidente – viene sottovalutata da un punto di vista turistico, ma ha una forte attrattività e viene vista dall’esterno con attenzione. Certo, la concorrenza è molto elevata e per questo occorre avere una capacità di programmazione attraverso una grande alleanza, basata sulla reciprocità delle informazioni con un unico obiettivo comune: migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini e di chi sceglie di venire qui”.

E’ il turno del sindaco Nicola Loira: “La salute delle nostre acque di balneazione è eccellente. Il lavoro portato avanti con l’Università Politecnica delle Marche ed il Ciip procede nell’interesse del nostro ambiente e della vocazione turistica della città. Ci conforta che anche l’Università ha ribadito l’assoluta balneabilità delle acque di Porto San Giorgio – afferma Loira –  Il lavoro svolto ci consente di andare a intervenire su tutte le possibili cause di inquinamento rilevate. Sarà un impegno dei due Comuni quello di attenzionare le coltivazioni lungo il due fossi per verificare la distanza dagli stessi e soprattutto se le concimazioni avvengono secondo i criteri e le prescrizioni di legge. Per il resto, insieme al Ciip e alla Capitaneria di porto, continueremo a monitorare la correttezza degli scarichi fognari. Sono sicuro che con l’impegno di tutti gli Enti coinvolti riusciremo ad abbattere quei residuali e sporadici fenomeni, tra l’altro riscontrabili a seguito di grandi e sporadiche precipitazioni”.


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