Elezioni, Battistoni al ‘provinciale’ di Forza Italia: “Marchiamo il territorio” e a Fermo lista e simbolo
PORTO SAN GIORGIO - Ieri il commissario regionale Fi ha presieduto la riunione allargata del coordinamento provinciale Fi. Sul candidato governatore: "Ci rimetteremo alla decisione finale che spetta al tavolo nazionale con i tre leader del centrodestra"
“‘Marchiamo il territorio’, con questo messaggio, un vero e proprio incitamento a dare tutto, il commissario regionale Forza Italia, sen. Francesco Battistoni, ieri ha caricato amministratori, iscritti e simpatizzanti di Fi nella riunione, allargata, del coordinamento provinciale azzurro di Fermo in una sala gremita allo chalet ristorante Barracuda di Porto San Giorgio”. E’ quanto fanno sapere dal coordinamento provinciale azzurro, con in testa la coordinatrice e capogruppo regionale Jessica Marcozzi in una nota stampa in cui Fi tratta argomenti su scala regionale e provinciale con passaggi anche sul voto per le regionali e per Fermo dove gli azzurri annunciano che sarano presenti con lista e simbolo.
“Ad attendere il commissario regionale Battistoni – si legge nella nota – la coordinatrice provinciale e capogruppo regionale Jessica Marcozzi e il consigliere regionale e vicepresidente del Consiglio regionale, Piero Celani. Con loro, si diceva, numerosi amministratori e cittadini da tutto il Fermano”. “Costruiamo insieme una proposta per elaborare il programma di Fi – le parole di Francesco Battistoni rivolte agli intervenuti – siamo la forza moderata della coalizione di centrodestra, dai valori liberali e europeisti. Le Marche sono un terreno fertile. Avremo un referente in ogni Comune, anche il più piccolo perché tutte le comunità hanno pari dignità, puntando sui giovani, sulle donne, sui seniores. E daremo vita a dipartimenti di settore che lavoreranno per le infrastrutture, per la sanità, per l’agricoltura, per il turismo. La capacità di spesa è essenziale. Le Marche, con l’amministrazione Pd, negli ultimi anni hanno speso circa il 35% dei fondi Ue ad essa destinati. Abbiamo il problema dell’A14, quello dei trasporti, i treni sono pochi e lenti, non abbiamo praticamente più un aeroporto. E la Ue ha declassato questa splendida regione. Sull’inchiesta sulla sanità noi siamo garantisti ma bocciamo l’amministrazione regionale per quanto fatto e non fatto in questi anni”. Parentesi candidato governatore “Noi ci rimetteremo alla decisione finale che spetta al tavolo nazionale con i tre leader del centrodestra. Intanto però lavoriamo per essere la seconda forza della coalizione, abbiamo forza, mezzi e classe dirigente, come la nostra capogruppo regionale, per riuscirci. Insomma, marchiamo il territorio, non lasciamo terreno ad altri”.
E sulle elezioni a Fermo: “La Marcozzi sta lavorando a una lista. Fi sarà presente con il suo simbolo. Io sarò spesso nelle Marche, nel Fermano ma tutti hanno in me, in noi, un costante riferimento per portare le Marche in Senato, in Parlamento, in Europa”. “Possiamo cambiare volto alle Marche – l’intervento di Jessica Marcozzi – il Centrodestra unito vince, è assodato. E noi dobbiamo essere il secondo partito della coalizione. Cinque anni fa avevamo l’11%, a Fermo quasi il 13%. Dobbiamo confermare quelle percentuali. E, da unica forza moderata, possiamo farlo. Ringrazio il precedente commissario Fiori per quanto fatto e do il benvenuto a Battistoni che ha già ampiamente dimostrato di essere una presenza costante e autorevole, e che è vicino al vicepresidente Tajani, da sempre attento al nostro territorio che soffre la crisi del calzaturiero”.
“Il Centrosinistra, il Pd si stanno distruggendo da soli, a noi spetta solo dare l’ultima spinta. Hanno incancrenito la sanità, le infrastrutture sono ferme agli anni ’80. Fondamentale è ravvivare la partecipazione – le dichiarazioni di Piero Celani – dobbiamo aprirci sempre più a chi vede in noi il collante della società, alla classe operaia asfissiata dalle tasse, ai professionisti, alle nuove generazioni. Torniamo ad essere partecipativi. Noi non siamo quelli che urlano ma quelli che ragionano e il momento favorevole va colto. Vedo per noi, per le Marche, un futuro positivo perché noi siamo la risposta al grido di dolore della società civile con un centrosinistra che si è solo occupato di gestione del potere senza pensare mai alle esigenze della società. Noi possiamo tornare ad essere il fulcro della politica”.