Sarà estesa a tutto il territorio regionale e non più applicabile ai soli comuni dell’area del cratere sismico la disciplina del “Piano casa” nella parte in cui si prevede la possibilità di autorizzare interventi realizzati, prima dell’entrata in vigore della legge, in assenza della richiesta di titolo abilitativo, ma nel rispetto delle normative edilizie e urbanistiche vigenti al momento dell’esecuzione dell’intervento.
“Un provvedimento importante che fa chiarezza e rende omogenea la normativa su tutto il territorio regionale – ha rilevato il presentatore della proposta di legge Francesco Giacinti – sgomberando il campo da casistiche paradossali, quali l’eventuale obbligo di demolizione di un ampliamento volumetrico edilizio, per poi vedersi riconosciuta la possibilità di ricostruirlo esattamente uguale”.
Infatti, in assenza di questa legge, le regole introdotte dal Piano casa del 2017 potevano essere validamente utilizzate soltanto nell’area del cratere sismico, determinando una generale incertezza e inspiegabile disparità.
“E’ bene chiarire che la norma in questione non prevede condoni e non sana abusi materiali – spiega Giacinti – ma va ad intervenire su violazioni di natura formale, semplificando la parte burocratica e consentendo di mantenere i volumi realizzabili utilizzando le opportunità del Piano casa”.
“La norma che viene introdotta – sottolinea Giacinti – dovrà comunque soddisfare il requisito della cosiddetta doppia conformità, cioè la conformità dell’intervento edilizio alla disciplina urbanistica vigente sia al momento della sua realizzazione, sia al momento della presentazione della istanza”.
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