di Francesca Marsili
Dopo 13 ore di volo, il Boeing KC-767A dell’Aeronautica militare italiana, ha riportato in Italia Alessia Bartolini, la 25enne di Monte Urano bloccata a Wuhan dall’epidemia del coronavirus. È atterrato all’aeroporto di Pratica di Mare, alle dieci circa di oggi. “È andato tutto bene – fa sapere la studentessa e interprete marchigiana attraverso un messaggio – ci stanno portando in caserma”. Bartolini era a Wuhan, città focolaio dell’epidemia, dallo scorso novembre. Stava frequentando una scuola privata per approfondire lo studio della lingua. Con lei, sul volo predisposto dall’Unità di crisi della Farnesina, altri 55 connazionali che hanno scelto di ritornare in Italia.
All’arrivo, la fermana, come tutti gli altri di ritorno da Wuhan, è stata sottoposta ad un ulteriore controllo medico all’interno dell’area predisposta dall’Unità di difesa chimica, batteriologica, radiologica, nucleare dell’Aereonautica. Sul posto ci sono anche cinque tende a compressione negativa che saranno utilizzate nel caso in cui uno dei 56 passeggeri dovesse avere dei sintomi del Coronavirus. Per le prossime due settimane, durata dell’incubazione del virus, la casa di Alessia Bartolini, sarà una stanza in una delle palazzine ocra della caserma militare della Cecchignola a Roma dove resterà in quarantena. Sono stati ultimati i controlli sanitari, non ci sono problemi di sorta per i nostri concittadini che stanno per essere portati alla Cecchignola presso il centro sportivo dell’Esercito. “All’apparenza stanno tutti bene, bisogna però fare dei controlli”, ha confermato Stefano Verrecchia, capo dell’Unità di crisi della Farnesina. Quindi, se tutto va bene, Alessia Bartolini, presto potrà riabbracciare la sua famiglia a Monte Urano.
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