C’è anche il tocco ‘fermano’, o meglio la bacchetta fermana al 70esimo Festival di Sanremo. Sì perché a dirigere l’artista Elodie, una delle favorite, con il suo brano ‘Andromeda’ c’è la fermana Sylvia Catasta nelle vesti di direttrice d’orchestra. Ma la ‘marchigianità’ non finisce qui. Il brano con cui la cantante è in gara è infatti firmato dall’ascolano Dario ‘Dardust’ Faini, insieme al vincitore dello scorso anno, Mahmood. Ma torniamo alla nostra Sylvia. Alla sua ‘prima’ a Sanremo come direttrice d’orchestra, in altre edizioni aveva comunque già partecipato come arrangiatrice. L’ultima volta una decina di anni fa perché poi si è un pò allontanata dalla musica pop. In queste ore Catasta, nell’emozione di guidare uno dei brani in gara al festival canoro più famoso d’Italia, ha espresso parole di ringraziamento nei confronti di Faini e di Elodie per aver indirizzato la loro scelta proprio su di lei, Faini con cui Sylivia si trova a collaborare per la prima volta.
Una passione per la musica, quella di Sylvia, che parte da bambina quando era spinta a suonare, a strimpellare qualsiasi strumento. E alla fine la passione ha vinto. Dapprima con gli studi al Conservatorio di Fermo e poi via verso Milano dove ha conseguito un altro diploma frequentando una sfilza di corsi e specializzazioni. Ha iniziato con l’Orchestra internazionale d’Italia che aveva sede a Fermo, poi ha collaborato con tante orchestre, in particolare l’Orchestra Verdi di Milano. Da lì collaborazioni con grandi artisti come Ezio Bosso, Mika, i Muse, Celentano, Negramaro, Elisa, Pacifico, Stadio, Saturnino, solo per dirne alcuni. Attualmente sta lavorando con Nicola Tescari, compositore di musica da film”. Sylvia Catasta, orgoglio fermano in musica.
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