Due donne in corsa per la presidenza del Pd. Una potrebbe essere Valeria Mancinelli, 64 anni, sindaca di Ancona. L’altra invece sarebbe Roberta Pinotti, 58 anni, ligure, già ministra della Difesa, oggi senatrice. Dopo aver ritrovato un po’ di unità e condivisione grazie all’esito delle elezioni in Emilia Romagna, il partito guidato da Nicola Zingaretti affronta questo nuovo passaggio: sostituire Paolo Gentiloni, volato a Bruxelles come commissario degli Affari Ue, nel ruolo di presidente del partito.
La Mancinelli, che è anche tra i potenziali candidati governatori del centrosinistra, ha avuto la ribalta nazionale dopo aver vinto il premio World Mayor per il miglior sindaco del mondo. Il “metodo Mancinelli” è diventato un libro dal titolo “i principi del buon governo” che la sta portando in tour per la regione e oltre a suon di presentazioni. Un successo politico, il suo, che non è stato scalfito dall’inchiesta sulla corruzione nel Comune di Ancona. Mancinelli sarebbe sponsorizzata, oltre che da numerosi sindaci sui territori, anche dall’amico Giuseppe Sala, sindaco di Milano. Avrebbe dato il suo consenso anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva.
Roberta Pinotti, invece,è una delle figure più rappresentative di AreaDem, la corrente guidata da Dario Franceschini, ministro della Cultura e capo della delegazione del Pd nel governo con il M5S.
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