Nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamattina ad Ancona è stata annunciata la nascita del movimento politico regionale ‘Dipende da Noi: “La nostra presenza alle prossime elezioni regionali non disperde voti utili a fermare i partiti della destra. Non basta fermare qualcuno, occorre generare un progresso per tutti”.
“Il movimento – spiegano dallo stesso – è sorto per la volontà da parte di gruppi, associazioni di volontariato e singoli presenti in tutto il territorio delle Marche, di dare un contributo per rinnovare la politica in Regione e per creare un canale tra la parte più impegnata della società civile e l’istituzione regionale. ‘Dipende da Noi’ sarà presente con una propria ‘lista di impegno civile’ alle prossime elezioni regionali e con un proprio candidato presidente.
Nel corso della conferenza hanno preso la parola Roberto Mancini, docente universitario, Giuseppe Ciarrocchi, già segretario regionale Fiom, Vincenzo Castelli, presidente dell’associazione On The Road, Agnese Santarelli, avvocato e consigliere comunale di Jesi, Alessandro Fulimeni, coordinatore Sistema di protezione per rifugiati e minori stranieri non accompagnati di Fermo, Paola Petrucci, consulente manageriale e formatrice esperta tematiche di genere di Ascoli, Roberta Sforza praticante legale di Recanati, e Maria Letizia Ruello ricercatrice Univpm.
Il nostro manifesto politico è stato sottoscritto da decine di persone rappresentative di un diffuso impegno civile marchigiano nel mondo della cultura, del sociale, del lavoro, delle professioni, dell’istruzione che si sono rese protagoniste di questo progetto.
“Desideriamo avviare un processo di riqualificazione della democrazia per passare dall’attuale situazione di una crisi senza alcuna risposta politica e progettuale a un percorso partecipato di trasformazione qualitativa che dia all’istituzione regionale una visione e una capacità di intervento adeguati alle esigenze di chi vive nelle Marche.
In particolare le nostre priorità sono la revisione del piano di interventi per la ricostruzione nelle zone terremotate, concordato con i cittadini residenti, in modo da velocizzare i provvedimenti per la rinascita di questi territori e delle loro comunità civili, un piano di interazione propulsiva con le istituzioni educative e di ricerca (scuole, università, associazioni giovanili e di volontariato) in modo che l’infanzia e i giovani nelle Marche abbiano un’attenzione speciale, una sanità pubblica che garantisca a chiunque il diritto alla salute, tagliando sì gli sprechi ma non i presidi sanitari sui territori e senza costruire mega-strutture lontane dalla gran parte dei marchigiani, un sistema di servizi sociali attento alle diverse tipologie di fragilità, e dunque attente alle persone, dunque un sistema orientato non in senso aziendalista ma nel senso della prossimità comunitaria che non abbandona nessuno al suo destino, una rivoluzione metodologica che coinvolga i soggetti economici operanti nelle Marche per un’economia che valorizzi le risorse produttive, artistiche e ambientali, che difenda posti e qualità del lavoro generando nuove opportunità occupazionali, che trovi maggiore forza, e non un limite, nella salvaguardia della natura, a partire dallo sviluppo della bio-agricoltura e dalla tutela del paesaggio, un piano di inclusione democratica per le persone migranti, che traduca in forme adeguate i criteri dell’esperimento di Riace, fatto fallire proprio per la sua valenza metodologica esemplare, un sistema sapiente di riorganizzazione dei trasporti, della gestione pubblica dell’acqua e dei servizi pubblici locali.
La nostra presenza alle prossime elezioni regionali non disperde voti utili a fermare i partiti della destra. Non basta fermare qualcuno, occorre generare un progresso per tutti.
Nel quadro della legge elettorale proporzionale vigente nelle Marche, la nostra presenza dà un volto credibile alla costruzione di un’amministrazione regionale valida e serve proprio a non disperdere i voti. Infatti moltissimi cittadini non si riconoscono nei partiti della giunta regionale uscente e sarebbero tentati dal non-voto. Noi offriamo anche a loro una scelta concreta, utile per dare alle Marche un governo illuminato e il metodo di una politica che cammina con le persone”.
IL MANIFESTO POLITICO DI ‘DIPENDE DA NOI’
I FIRMATARI
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