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Mancinelli si ritira e scuote il Pd
“Non sarò io il problema,
ora scegliete il candidato vincente”

POLITICA - Le condizioni minime per il sindaco di Ancona non ci sono state. Da qui l’annuncio che segna, almeno per il momento, l’uscita di scena della sindaca dagli equilibri delle regionali

 

Valeria Mancinelli in diretta su Facebook

 

di Federica Nardi

«Da Ancona vi saluto. Qui, a Pesaro e a Roma io sono fuori, non sono un problema. Chi deve decidere decida. E come marchigiana mi auguro che venga scelto non il candidato che dà meno fastidio alle varie fazioni ma quello più in grado di vincere le elezioni. Chiunque sarà avrà il mio sostegno». Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona, ha sciolto le riserve su una sua eventuale candidatura nella diretta Facebook delle 13 dalla sua pagina istituzionale.

Una diretta annunciata ieri e che presagiva novità in vista delle regionali, dato che il messaggio di invito a seguirla parlava appunto di “Marche”. Mancinelli si è collegata in video per circa un quarto d’ora, dando la sua versione rispetto alla vicenda delle candidature del centrosinistra e dedicando un ampio preambolo fino all’annuncio finale: «Non volevo e non voglio essere un problema – ha detto la sindaca -. Provavo semmai a dare una mano. Ma se non serve e non è gradita nessun problema. Si vada dunque avanti perché ormai il tempo è scorso ampiamente. Però mi sembrava importante dire con chiarezza come stanno le cose. Anche per togliere ogni alibi a chi dentro e fuori il Pd ha strumentalizzato in modo inaccettabile la mia disponibilità come una volontà di creare problemi e addirittura di azzoppare il presidente uscente».

Mancinelli ha iniziato il discorso spiegando che «di fronte al rinnovo del governo regionale il sindaco della città capoluogo non è che può pensare o dire “Non mi riguarda”. Da qualche settimana gira con insistenza il mio nome come possibile candidata del centrosinistra. Gira da diverse settimane da troppo e anche male. Il rischio che si è corso è quello di apparire anche io attore di un teatrino della politica che francamente non mi appartiene e che non aiuta la credibilità della politica tutta. Quindi è giunto il momento di fare chiarezza».

E poi la sua versione: «I fatti: non mi sono mai candidata a niente e non ho chiesto a nessuno a essere candidata a niente. È successo che da novembre, numerosissimi esponenti e dirigenti del Pd e in generale di centrosinistra, mi hanno chiesto se ci fosse una mia disponibilità ad accettare una proposta di candidatura che venisse dal Pd e dalla coalizione. Non era facile rispondere a questa domanda, ci ho pensato seriamente e a lungo. C’era un tema di responsabilità verso la città e di correttezza della squadra. Ci ho riflettuto e alla fine avevo dato la disponibilità ad accettare un’eventuale candidatura proposta. Pensando che le Marche stanno attraversando una fase complicata, difficile della loro storia. Anche con segnali di ripresa interessanti ma con una crisi economica ancora fortissima che preoccupa famiglie ed imprese e anche il terremoto. Se si poteva dare una mano per provare ad affrontare queste questioni ho pensato che potesse essere una responsabilità da prendersi. Se richiesta. E ho detto anche a quali condizioni – prosegue Mancinelli -. La prima, che non fosse neanche pensata un’ipotesi di mia candidatura se prima il governatore uscente, il Pd e l’intera coalizione non avessero fatto un’altra valutazione. Cioè che per tante ragioni il governatore uscente poteva non essere il candidato più forte e più competitivo. Se ci fosse stata questa valutazione di aprire una nuova fase anche con nuovi giocatori a quel punto poteva essere spesa la mia disponibilità. L’altra condizione erano i tempi perché è evidente che qualunque scelta si fosse fatta era necessario stringere i tempi». Ma le cose non sono andate così. «Ceriscioli è convinto di essere il candidato più forte che il centrosinistra può esprimere – spiega Mancinelli -. Ce lo spiega tutti i giorni. Il gruppo dirigente del Pd o perlomeno la maggior parte hanno fino a oggi condiviso questa posizione. Nessun problema. Altri hanno ritenuto che fosse necessario aprire una nuova pagina ma che per questa nuova pagina fosse preferibile puntare sull’alleanza con i 5stelle anche aspettando fino a marzo o aprile e in questa ottica il candidato più competitivo fosse l’ex rettore Sauro Longhi». Insomma, le condizioni minime per Mancinelli non ci sono state. Da qui l’annuncio che segna, almeno per il momento, l’uscita di scena della sindaca dagli equilibri delle regionali.

 



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