Al termine di una settimana densa di novità sul fronte del centrosinistra in vista delle elezioni regionali, anche il sindaco di Sant’Elpidio a Mare Alessio Terrenzi ha detto la sua. Chiaro nel suo endorsement verso l’ex capo della protezione civile marchigiana Roberto Oreficini, possibilista su una candidatura in Consiglio regionale, che lo vede corteggiato da più di una lista.
“Come ho già detto in passato, ho un ruolo che ho voglia di portare a termine – ha puntualizzato Terrenzi -Fare il sindaco mi dà tanti stimoli ed abbiamo tanti progetti in itinere da portare a termine prima della fine del mio mandato, tra due anni. Ma se mi chiedono di dare una mano, da uomo di centrosinistra non escludo di candidarmi, potrebbe essere per una lista civica, ma anche per un partito, chiaramente come indipendente, perchè ero e rimango civico. Di certo c’è bisogno di una ventata di rinnovamento in Consiglio regionale, non credo sia una buona idea riproporre sempre le stesse figure”.
Quanto al candidato governatore, invece, Terrenzi predilige una figura di esperienza amministrativa. “Ho le idee chiare. Credo che non esista una figura migliore di Roberto Oreficini. Non ha etichette politiche e in un tempo in cui la militanza di partito non paga, è un aspetto importante. Conosce perfettamente le Marche e soprattutto le criticità della nostra regione, è abituato a gestire situazioni di emergenza, ha una perfetta padronanza della macchina amministrativa. A mio avviso non avrebbe problemi a ribaltare il vantaggio che i sondaggi attribuiscono al centrodestra. Se lui declinasse, vedrei bene Maurizio Mangialardi. Da amministratore locale, penso sempre che i sindaci abbiano qualcosa in più. Lui guida da due mandati in modo molto positivo una città importante come Senigallia, è presidente dell’Anci Marche, sarebbe un candidato autorevole”.
Il sindaco elpidiense, insomma, accantona il governatore uscente Luca Ceriscioli e mette in seconda fila l’ex rettore Sauro Longhi, ad oggi forse il candidato più probabile. “Il presidente Ceriscioli ha dimostrato grande attenzione alla nostra città nel suo mandato e questo non lo dimentico, dalla casa di riposo alla riqualificazione dell’ospedale alla ciclovia del Tenna. Non tutto è andato per il meglio, ma certo non solo per sua responsabilità. Il problema è che quando un nome crea divisioni in una coalizione, fare un passo indietro diventa inevitabile. Quanto a Longhi, è certamente una figura autorevole, ma per un ruolo complesso come quello di governatore, preferirei una persona con esperienza amministrativa. Scelgo l’usato garantito”.
Per chiudere, c’è pure una stoccata per il candidato presidente del centrodestra, Francesco Acquaroli:”Non ho nulla da dire sulla persona, ma mi pare non abbia mai avuto la continuità per dimostrare le sue capacità. Si è dimesso da consigliere regionale per fare il sindaco e da sindaco per fare il parlamentare. Difficile valutare le capacità se non ha mai completato un mandato amministrativo”.
P.Pier.
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