«Sono convinto che un centrosinistra unito a sostegno di Sauro Longhi, candidato presidente, abbia tutte le carte in regola per sconfiggere la destra anche nella nostra regione». Sono le parole di Antonio Mastrovincenzo, presidente del Consiglio regionale in quota Pd. E così, nel grande caos “calmo” che regna sotto il cielo dei dem in vista delle prossime regionali, per la prima volta un esponente di spicco tira la volata apertamente all’ex rettore Univpm. Nel frattempo la direzione regionale prevista per stasera a Chiaravalle è stata rinviata, in attesa che possa partecipare un big del nazionale (ancora Orlando?). E a quanto pare le truppe sono pronte a schierarsi in campo aperto. Da una parte Area 70, la maggioranza che sostiene Ceriscioli, rintuzzata dall’entrata in scena di Zingaretti e dalla successiva linea seguita dal segretario regionale Gostoli: stop alle primarie e caccia a un candidato civico capace di unire il più possibile tutto l’arco del centrosinistra.
Ma tutt’altro che rassegnata all’ipotesi di un candidato esterno, tanto che sarebbe pronto un documento con tanto di firme per lanciare il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi. Dall’altra la minoranza capeggiata dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci, da sempre contraria a un Ceriscioli bis e fino a qualche giorno fa convinta sostenitrice della sindaca di Ancona Valeria Mancinelli. Che, per inciso, non è ancora chiaro se sia uscita definitivamente di scena o meno. In tutto questo ci sono gli alleati che vorrebbero Longhi, leggi Articolo 1 in primis e chi invece non lo vede tanto di buon occhio, vedi Italia Viva. E così, la situazione è in stallo. «In settimana – aggiunge Mastrovicenzo – si svolgerà la direzione regionale del Pd. Credo che sia arrivato il tempo della responsabilità, dell’unità e delle scelte. Non è più possibile assistere a polemiche, divisioni e personalismi. La segreteria nazionale ci ha chiesto di creare una coalizione larga di centrosinistra, attorno ad una candidatura unitaria e competitiva. Gli altri partiti della coalizione, in modo costruttivo, si sono pronunciati favorevolmente ad una candidatura civica. Da settimane ho proposto di sostenere Sauro Longhi, persona competente e autorevole». Che sia diventata questa anche la posizione dell’intera minoranza dem? Di sicuro c’è che il rinvio della direzione per attendere un “moderatore” dal nazionale è un chiaro segnale alla maggioranza che ancora non si è arresa all’idea di un civico. E che potrebbe anche forzare la mano in direzione.
(redazione CM)
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