di Andrea Braconi
Se il presidente della Regione Ceriscioli non arretra rispetto alla scelta di emettere la famigerata ordinanza (LEGGI QUI), il premier Conte tira dritto secondo quanto concordato ieri in videoconferenza con i governatori regionali, Ceriscioli compreso. “Ci ha sorpreso che nel corso della mattinata tutti avevano concordato sul protocollo che avevamo suggerito – ha dichiarato il presidente del Consiglio alla trasmissione de La7 ‘L’aria che tira’ -. Nel pomeriggio invece le Marche hanno realizzato questo scarto, questa deviazione rispetto a questo protocollo comune. In questo momento questo non fa bene, perché se ognuno va per conto suo si crea una confusione generale nel Paese che non riusciamo più a gestire“.
Per Conte, infatti, disporre la chiusura delle scuole significa creare un problema ai genitori che si ritrovano i figli a casa. “Ha un impatto sul sistema produttivo e altri aspetti a catena. Se non è una misura necessaria e che la comunità scientifica nonostante la massima cautela ritiene una misura sovradimensionata, ha solo effetti negativi più che positivi”.
Coronavirus, Ceriscioli non arretra: “Conte ha impugnato l’ordinanza? Noi andiamo avanti lo stesso”
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