di Maria Elena Grasso
Quando il profondo senso di responsabilità civica spinge un sindaco compiere gesti importanti. E’ il caso di Ediana Mancini, primo cittadino di Montegranaro, da qualche giorno in isolamento domiciliare volontario, dopo il tampone risultato positivo al Covid-19 su suo padre, già ricoverato, in seguito ad incidente domestico, presso l’Ospedale Regionale di Torrette. Ieri, con una nota stampa, il primo cittadino di Montegranaro ha voluto rendere pubblica la propria situazione familiare.
Stamattina, raggiunta in diretta telefonica dal direttore di Radio Fermo Uno Paolo Paoletti nel corso dello speciale di Diretta Uno, ha raccontato: “La mia vicenda testimonia che al di sopra del panico e dei comportamenti irrazionali, occorre mettere al primo posto l’unione, la solidarietà e la coesione familiare e sociale, manteniamo la calma, fidiamoci della scienza. Al di là dell’ineluttabilità delle cose, che fa parte della condizione umana, proviamo a non perdere la bussola, nonostante il momento sia molto difficile”.
Importante dunque non cedere alla psicosi, soprattutto ora che si è registrato anche il primo caso ufficiale nel Fermano: “Secondo i protocolli va attenzionato solo chi è stato a diretto contatto con pazienti sintomatici, – ha continuato la Mancini – è importante attenersi alle linee guida. A Montegranaro, si è provveduto in via precauzionale ad una sanificazione all’ozono dei locali del Comune, degli ambienti scolastici e sono in via di valutazione anche gli spazi degli impianti sportivi”.
Non sono mancati attestati di vicinanza e stima da parte delle amministrazioni del territorio: “Vorrei ringraziare tutte le persone che mi sono vicine dimostrandomi la propria solidarietà – ha concluso il sindaco – non ultimi i miei collaboratori, gli assessori e il vicesindaco che provano a contattarmi il meno possibile per concedermi una pausa”.
Il Coronavirus è arrivato nelle zone del fermano, le scuole sono state chiuse in tutte le Marche contestualmente alle attività sportive, culturali e religiose. Un’ordinanza attesa, arrivata dopo giorni di indecisione e tira e molla istituzionali, ma che alla fine si è resa necessaria decretando uno stop fino a domenica otto marzo.
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