di Paolo Gaudenzi
FERMO – “Con riferimento all’Ordinanza n. 3 del 03.03.2020 della Regione Marche, si dispone che le gare di Calcio a 11 di tutte le categorie di competenza del Comitato Regionale Marche, in programma nel territorio regionale da oggi mercoledì 04.03.2020 a domenica 08.03.2020 sono rinviate. La ripresa dell’attività e le modalità saranno oggetto di successiva comunicazione. Vengono, altresì, sospesi gli incontri con le Società sportive programmati nelle province di Fermo e Ascoli Piceno”.
Questo quanto appena reso noto dal Comitato Regionale, tramite il comunicato ufficiale odierno, numero 162 di stagione. Ricalca in pieno la medesima logica il dispaccio federale del calcio a 5, che richiama in parallelo le stesse misure nella missiva rivolta ai tesserati del futsal, la numero 72.
Provvedimenti giunti dalle stanze dei bottoni del pallone anconetano che inerzialmente danno quindi seguito allo stop dei campionati vissuto nel week end alle spalle, con la medesima sorte che sarà protagonista per il fine settimana venturo dall’Eccellenza alla Terza categoria, tornei giovanili compresi.
E non potrebbe finire qua, perché la famigerata vicenda coronavirus delinea future ricadute sullo sport, anche di casa nostra, ben più longeve di quanto già reso effettivo. Ciò si potrebbe verificare al momento in cui le scrivanie organizzative marchigiane andrebbero a recepire le potenziali misure in corso di valutazione da parte del Governo centrale, volto a proseguire su questa rotta sino al 15 marzo, evitando cioè ulteriormente ogni sorta di manifestazione pubblica a partire dai servizi scolastici, educativi ed accademici.
La domanda, funzionale, che in questi giorni vige tra i protagonisti del calcio e calcio a 5 provinciale è principalmente una: che tipo di stagione sportiva andremo a vivere da qui alla definitiva resa dei conti 2019/20, tra rinvii obbligatori ed altrettanti coercitivi appuntamenti di recupero?
“E’ una domanda alquanto complicata da decifrare – commenta Giuseppe Malaspina, Delegato della Federazione Italiana Giuoco Calcio per la provincia di Fermo -, e passa sotto diverse sfaccettature. In linea di massima, perché possa essere rispettata la successione stabilita dal calendario sarebbe lecito lo scivolamento delle giornate, ma a livello regionale bisognerà poi incastrarsi inevitabilmente con altre realtà: vedi l’Eccellenza, che terminati i play off regionali andrà ad intersecarsi con gli spareggi nazionali in altre regioni. Dalla Promozione a scendere, siamo più snelli da questo punto di vista (chiusura non tassativa della stagione, ndr), e non escludo giornate di recupero piazzate a metà settimana”.
“Al momento, tutto resta nel mero ambito delle ipotesi. Penso però da questo punto di vista alle difficoltà per alcune realtà legate alla Terza categoria, in molti casi a non godere di impianti sportivi con l’illuminazione che, seppur sufficiente a garantire la seduta serale di allenamento, potrebbe non rispettare lo standard previsto per le gare ufficiali – prosegue Malaspina -. Tutto è più semplice invece con i circuiti giovanili (Juniores, Allievi, Giovanissimi ed Esordienti, ndr), ancor più snello con l’attività di base, dove Pulcini, Primi Calci e Piccoli Amici, non vivendo di classifiche, potrebbero giocare oltre la naturale scadenza primaverile, abbracciando cioè le prime settimane dell’estate”.
“Per quanto concerne il calcio a 5, per i recuperi abbiamo pensato di far leva sulle giornate di sosta già ipotizzate a monte per agevolare in corso d’opera le sedute di allenamento delle rappresentative, in proiezione anche del Torneo delle Regioni – Le parole invece di Alver Torresi, preziosa spalla amministrativa del Consigliere responsabile del Calcio a 5 regionale, Marco Capretti -. Se tutto rimane tale, la situazione recuperi resta ancora fluida, ma attendiamo sviluppi dal Governo Conte: va attesa l’ufficializzazione o meno della proposta del ministro dello sport Spadafora, con la presunta sosta sino a metà mese”.
“Lunedì prossimo, 9 marzo, ci sarà poi un Consiglio federale dei Dilettanti, e con l’ufficializzazione dell’Esecutivo nazionale che eventualmente interverrà nelle prossime ore, a quel punto se ne saprà di più. Non me lo auguro, ma essendo a rischio il Torneo delle Regioni stesso, kermesse per l’anno corrente prevista in Veneto, a pochi chilometri cioè dal focolaio nazionale, se tale manifestazione sarà rinviata o andrà a saltare avremo tempi e spazi per rimodulare i recuperi – illustra ancora Torresi -. A differenza del calcio ad undici, dove l’impianto di gioco è pressoché monopolizzato dalla disciplina, capisco benissimo i disagi di chi, nel futsal, è chiamato a dividere gli spazi di allenamento e di gare ufficiali in strutture e palestre con altri sport come il basket, le arti marziali, la pallavolo e così via. Data la situazione, però, viviamo alla giornata. Il prossimo appuntamento per ripianificare il tutto, e godere di un quadro della situazione leggermente più chiaro e stabile, è dunque quello di lunedì 9 marzo”.
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