L’impatto del coronavirus in termini di riduzione del valore aggiunto dell’economia regionale potrebbe essere dello 0,6% (pari a 238,2 mln – fonte Unioncamere) se l’emergenza iniziata a metà febbraio dovesse concludersi entro il mese di aprile, e pesare fino all’1,2% in caso di conclusione della fase critica entro giugno. È la stima degli effetti sull’economia dell’emergenza sanitaria in atto, effettuata dalle Camere di Commercio in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne sulla base dei dati al 2 marzo scorso.
L’Unioncamere ha appena costituito una “task force” composta da presidenti di Camere di commercio di diverse aree del Paese che dovrà monitorare la situazione, individuare le misure più idonee e, al più presto, mettere in campo le azioni più urgenti per sostenere le imprese dei settori più colpiti.
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