di Pierpaolo Pierleoni
Italia Viva c’è nel Fermano e vuole farsi sentire, dall’ambito comunale alla corsa per le elezioni regionali, fino ai temi della politica nazionale. Stamattina, da Palazzo Romani Adami, i due coordinatori provinciali, Sara Franca e Paolo Praolini, insieme al consigliere regionale Fabio Urbinati, hanno fatto il punto sul lavoro effettuato dal nuovo partito, che nel sud delle Marche si sta radicando in modo consistente.
Si parte dai temi nazionali, con il manifesto programmatico di Iv, che chiede con Praolini “un piano shock per il rilancio economico. Misure come quota 100 e reddito di cittadinanza non sono la risposta che serve al Paese, diciamo no a misure assistenziali e chiediamo investimenti infrastrutturali forti, proseguire sul recupero dei quartieri periferici come già fatto dal governo Renzi, spese per scuole ed ospedali, sviluppo delle fonti rinnovabili ed una spina su una nuova cultura ambientale e nuovi materiali ecosostenibili. Ci sono opere strategiche per l’Italia, ciascuna deve essere affidata a un commissario straordinario. Siamo garantisti in materia di giustizia, abbiamo un dna europeista”.
Sara Franca rimarca “la struttura leggera del partito, fatta di comitati e coordinamento dei territori. Abbiamo un doppio coordinatore provinciale a cui si aggiunge Matteo Verdecchia per l’area calzaturiera. Oggi è difficile creare un partito nuovo, specie a Fermo dove il civismo la fa da padrone. Noi siamo partiti dall’ascolto e dallo studio. I giovani e il lavoro sono alcune delle tematiche che più ci stanno a cuore. Vogliamo essere un valore aggiunto per questo territorio”.
Tocca ad Urbinati affrontare il tema delle prossime scadenze elettorali, a partire dalle regionali 2020. “Italia Viva è un partito del nuovo millennio, nè di destra nè di sinistra. Abbiamo 7 miliardi per la ricostruzione privata e 10 per il credito d’imposta che vanno investiti subito, questo sì farà ripartire l’economia, altro che area di crisi complessa. Se i percorsi non hanno tempi certi, servono a poco”.
Quanto alle elezioni regionali, prosegue Urbinati, “ci siamo e vogliamo aprire una strada nuova. Ieri sera si è svolta una riunione con tutti gli alleati del centrosinistra, leggo ricostruzioni giornalistiche errate. Se qualcuno ha scambiato l’atteggiamento serio di tutte le forze politiche in un endorsement per la candidatura di Mangialardi ha capito male. Di fatto non si è deciso nulla, è stato un incontro in un clima surreale, in cui tutti erano a distanza di almeno un metro gli uni dagli altri. Ieri la coalizione ha proposto la sua alternativa alla candidatura del Pd. Noi pensiamo serva andare incontro alle esigente degli elettori. Abbiamo speso tre nomi civici di altissimo livello: Roberto Oreficini, che ha delle riserve, Sauro Longhi e Flavio Corradini. Personalmente stimo Mangialardi, ma non c’è stato nessun appoggio al suo nome. Il Pd spesso quando ha forzato la mano è andato incontro a cocenti sconfitte. Noi riteniamo che tra i 3 nomi proposti ci sia il candidato migliore da esprimere”.
Su un’alleanza coi 5 stelle, Urbinati precisa che “il nostro partito farebbe fatica ad un’alleanza col simbolo del M5S, ma ci sono figure valide in Regione, come i consiglieri Romina Pergolesi e Giovanni Maggi, con cui abbiamo ben colalborato insieme su temi seri, specie ambiente e sociale. Le porte per loro sono spalancate”. Il consigliere regionale di Iv considera probabile un rinvio del voto. “Se questa situazione di emergenza per il coronavirus va avanti ancora per diverse settimane, il percorso democratico è compromesso perchè c’è oggettiva impossibilità a portare avanti una campagna elettorale. E, cosa ancor più importante, in una fase così delicata serve un governo che amministri”.
Quanto a Fermo, Sara Franca temporeggia: “Ad oggi l’unico candidato certo è il sindaco Paolo Calcinaro. Noi stiamo facendo il nostro percorso, l’ideale sarebbe avere una lista ed un nostro candidato ma oggi non siamo in queste condizioni. Presenteremo comunque le nostre proposte. L’amministrazione uscente ha fatto cose positive per la città. Col Pd ad oggi a Fermo non c’è stato alcun contatto”.
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