Coronavirus, misure ancora più stringenti: il premier Giuseppe Conte ha annunciato la chiusura di tutte le attività ad eccezione di alimentari e farmacie. Tutte le disposizioni nel decreto del presidente del Consiglio firmato ieri dallo stesso Conte (leggi il decreto).
L’Italia è stata dunque blindata. Dopo la richiesta arrivata dalla Lombardia, il governo decide che tutta la penisola sarà “zona rossa” per contenere l’epidemia di coronavirus. Chiudono i negozi, gli uffici. Chiudono tutti gli esercizi pubblici, i bar e i ristoranti. Saranno limitati gli spostamenti delle persone alle esigenze davvero indispensabili come la spesa e i farmaci.
«Alcuni giorni fa vi ho chiesto di uscire il meno possibile, solo per lo stretto necessario – ha detto Conte – Quando ho adottato queste misure ero consapevole sarebbe stato un primo passo e non sarebbe stato l’ultimo. Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante: l’Italia resta una zona unica, ora disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali ad eccezione di alimentari, farmacie e para farmacie. Non serve una corsa ai supermercati che saranno sempre riforniti. Chiudiamo anche bar, pub, ristoranti, consentendo le consegne a domicilio e le mense se non possono rispettare la distanza di sicurezza. Chiusi anche parrucchieri, centri estetici. A breve nominerò un commissario con ampi poteri, sarà Domenico Arcuri. Se saremo tutti a rispettare queste regole usciremo più in fretta da questa emergenza, il paese ha bisogno dell’impegno di 60 milioni di italiani, siamo parte della medesima comunità».
Arcuri si coordinerà con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, e avrà tra i suoi poteri quello di creare nuovi impianti per realizzare quanto necessario per far fronte all’emergenza sanitaria. «Se saremo tutti a rispettare queste regole – ha detto Conte – usciremo più in fretta da questa emergenza, il paese ha bisogno dell’impegno di 60 milioni di italiani, siamo parte della medesima comunità». Il premier ha garantito che restano attivi i trasporti pubblici. Conte ha detto che «in questo momento tutto il mondo ci guarda, ci apprezzano perché stiamo dando prova di grande vigore e resistenza e domani non solo ci guarderanno ancora e ci ammireranno come esempio positivo di un Paese che è riuscito a vincere questa pandemia. Siamo il Paese che sta reagendo con la maggior forza diventando giorno dopo giorno un modello anche per gli altri. Questa sfida riguarda la salute dei cittadini, mette a dura prova il nostro servizio sanitario nazionale e anche la nostra economia. Le scelte fin qui fatte hanno tenuto conto di tutti i valori in gioco. Ho fatto un patto con la mia coscienza: al primo posto c’è la salute degli italiani».
Conte ha incoraggiato le aziende a disporre lo smart working per i dipendenti, o il ricorso alle ferie o congedi. Industrie, fabbriche «potranno continuare a produrre a condizione che assumano protocolli di sicurezza adeguati a proteggere i loro lavoratori per evitare il contagio. Sono incentivate a predisporre misure che siano adeguate» come «regolazione turni lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili. Restano garantiti i servizi essenziali e di pubblica utilità, come trasporti, servizi bancari, postali, assicurativi e delle attività necessarie e accessorie rispetto al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività». Saranno inoltre garantite le attività e le filiere del settore agricolo, nel rispetto della normativa igienico sanitaria.
IL DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
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