di Giorgio Fedeli
Notizie nefaste dall’ospedale Murri di Fermo. Tre decessi in poche ore tra cui anche un uomo di circa 70 anni residente nel Fermano.
Dopo la donna 83enne, del Maceratese, deceduta ieri, nelle ultime ore il nosocomio fermano è stato costretto, infatti, a dover registrare altri due decessi a causa del Coronavirus: si tratta di un’altra donna, anziana anche lei, di circa 80 anni, proveniente dal Pesarese e un uomo di circa 70 anni del Fermano.
Attualmente all’ospedale di Fermo sono ricoverati 37 pazienti a Malattie Infettive e 7 in Rianimazione. Il personale medico è impegnato in continue visite, anche a domicilio, mentre da domani dovrebbe partire un percorso specifico al Pronto Soccorso. Questo sta a significare che scatteranno i tamponi anche al Murri di Fermo.
Nel pomeriggio Il Gores ha comunicato che oggi, stando al bollettino sanitario diramato alle 18, nelle Marche sono decedute 4 persone, 3 uomini, rispettivamente di 76, 88 e 73 anni (a Marche Nord) e una donna di 87 anni a Urbino, tutti con patologie pregresse. In base ai dati di questa mattina in ambito tamponi positivi la Sod Virologia dell’ospedale di Torrette di Ancona ha comunicato che sono 479 i campioni positivi su un totale di 1656 esami.
L’età media dei deceduti si aggira intorno agli 80 anni e tutti con patologie pregresse. Questo però non significa che il Covid-19 debba essere sottovalutato. Ad oggi infatti, sono diversi i giovani ricoverati nei reparti di terapia intensiva in tutta Italia.
Un’emergenza che, con l’Organizzazione mondiale della Sanità a dichiarare la pandemia da Coronavirus, preoccupa e non poco anche le Marche, anche il Fermano. Ma tutte le istituzioni, dai vertici dell’Area vasta 4 alla prefettura, passando per le forze dell’ordine raccomandano di seguire alla lettera le disposizioni emanate dal Governo. In una parola: non uscire da casa a meno che non si se ne possa fare a meno. Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri parla di ‘comprovate esigenze di lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute’. E con il il discorso di questa sera lo stesso premier ha annunciato misure ancor più drastiche: “Alcuni giorni fa ho chiesto di uscire il meno possibile, solo per lo stretto necessario – ha detto Conte in serata – Quando ho adottato queste misure ero consapevole che sarebbe stato un primo passo e non sarebbe stato l’ultimo. Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante: l’Italia resta una zona unica, ora disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali ad eccezione di alimentari, farmacie e para farmacie. Non serve una corsa ai supermercati che saranno sempre riforniti. Chiudiamo anche bar, pub, ristoranti, consentendo le consegne a domicilio e le mense se non possono rispettare la distanza di sicurezza. Chiusi anche parrucchieri e centri estetici”.
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