di Pierpaolo Pierleoni
Restrizioni da Coronavirus, scattano le prime denunce e sanzioni a danno di automobilisti e pubblici esercizi. E non parliamo di provvedimenti di poco conto: se la sanzione, da 206 euro, pesa sulle tasche, la denuncia può andare a macchiare la fedina penale.
Nello spostarsi da un Comune all’altro senza un motivo legittimo, di quelli specificati nel Dpcm, o se si resta aperti al pubblico oltre le 18, si viola infatti l’articolo l’articolo 650 del codice penale, ossia quello sull’inosservanza dei provvedimenti del’autorità. E si può essere puniti con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro. Nel caso del pubblico esercizio scatta anche la segnalazione al sindaco per la sospensione della licenza. E già qualcuno vi è incappato a seguito dei controlli, anche in borghese, di Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia locali varie.
Ma cosa posso fare? E cosa invece è vietato? In queste ore ce lo stiamo chiedendo tutti, le stringenti misure per ridurre il contagio da Coronavirus richiedono di cambiare abitudini, impongono rinunce ed accorgimenti straordinari. Sono tanti i dubbi e le domande che si fanno strada in questi giorni di emergenza. L’obiettivo, questo è chiaro, è che si rimanga il più possibile in casa. Ma quando si può uscire? Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri parla di comprovate esigenze di lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute. E da ieri le forze dell’ordine del Fermano, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e varie Polizie locali, sono impegnate in controlli su strada per verificare la validità degli spostamenti, da Comune a Comune, degli automobilisti. Controlli a campione con le divise a fermare i veicoli e a chiedere ai conducenti cosa li spinge a valicare i confini dei rispettivi territori comunali.
Quindi, chi deve recarsi al lavoro, può farlo e questo vale anche per lavori autonomi, per i quali magari è meno scontato dare dimostrazione della propria attività. Con l’aggettivo “comprovate” si intende che si deve essere in grado di dimostrare che ci si sta spostando per ragioni professionali. Lo si può fare attraverso autocertificazione, oppure con dichiarazione firmata dal datore di lavoro. In caso di controlli, le forze di polizia potranno effettuare verifiche della veridicità delle dichiarazioni rese. Non c’è nessuna limitazione per il traffico delle merci, quindi tutti i corrieri e trasportatori sono autorizzati ad effettuare gli spostamenti necessari.
L’autocertificazione è facilmente scaricabile, i moduli si possono rintracciare nella gran parte dei siti istituzionali. E’ consigliabile portarla con se per ragioni di comodità e rapidità, ma non è un obbligo. Il modulo, in dotazione alle forze di polizia, può anche essere compilato seduta stante davanti alla pattuglia che effettua il controllo. Le limitazioni degli spostamenti, questo è un tema che spesso genera dubbi, riguardano tutto il territorio, anche i movimenti all’interno del proprio Comune.
Ci si può recare a fare la spesa, questa rientra tra le “situazioni di necessità”. Si raccomanda di evitare acquisti superflui e limitarsi ai beni essenziali. Chiunque si trovi fuori dal proprio domicilio o residenza ha sempre diritto a rientrarvi. Si può uscire per attività motoria all’aperto, sempre prestando attenzione ad evitare assembramenti e rispettando la distanza minima di un metro da altre persone. Sono consentite le uscite con i propri animali da compagnia per le loro esigenze fisiologiche o veterinarie, cercando di rimanere nei dintorni della propria abitazione.
Rientra tra le situazioni di necessità anche l’assistenza ad anziani e persone non autosufficienti. Ci si può recare quindi a trovare i propri cari per rispondere ai loro bisogni, ad esempio consegnar loro la spesa o aiutarli. Recarsi a pranzo o a cena dai parenti non rientra invece tra le situazioni necessarie. I genitori separati o divorziati hanno diritto di spostarsi per raggiungere i propri figli minori, affidati all’altro genitore o affidatario.
Intanto questa mattina la Regione ha pubblicato la circolare esplicativa riguardante le misure urgenti per il contenimento del contagio da Coronavirus.
In relazione ai Dpcm emanati e alle faq del Governo, la circolare in particolare riprende, specificandoli, i punti più rilevanti, tra i quali spostamenti, salute e rispetto della quarantena, nidi, scuole e università, centri anziani, disabili e centri diurni (anche a seguito delle ordinanze regionali, servizi a persone anziane e fragili, ristoranti, bar, pizzerie, gastronomie e pizzerie da asporto, strutture turistiche e ricettive, centri estetici, parrucchieri e barbieri, chiusura medie e grandi strutture di vendita nei festivi e prefestivi, apertura farmacie, parafarmacie e punti vendita generi alimentare, sospensione delle cerimonie civili e religiose, sospensione palestre, piscine e centri sportivi, sospensione concorsi.
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