di redazione CF
Impossibile non notarle. E infatti la voce della loro istallazione davanti all’ex pronto soccorso si sono rapidamente susseguite nel corso delle ultime ore. Questa mattina, davanti all’ingresso dell’ex pronto soccorso di Fermo, e a pochi metri di distanza dalla Rianimazione del nosocomio fermano, sono state installate dalla Protezione civile alcune tende di quelle, per intenderci, usate per gli ospedali da campo. E i lavori in corso non sono sfuggiti alle persone transitate dalle parti del Murri, con voci e ipotesi a rincorrersi.
Al momento non vi sono dichiarazioni ufficiali da parte della direzione di Area vasta 4. Ma viene da sé che quelle tende siano strettamente e direttamente riconducibili all’emergenza Coronavirus. Ora che si tratti di strutture mobili in supporto al Murri, che sappiamo già saturo nei posti letto, e diviso tra zone ‘Covid19’ e ‘Covid19 free’, o per un primo screening emergenziale, non è dato ancora saperlo. A dire la verità già nelle scorse settimane era circolata la voce, sempre in ambienti sanitari, che la direzione d’Area vasta 4, si era attivata per ottenere quelle tende.
Però andando a succo della questione, le ipotesi più plausibili sono essenzialmente due. Con un certezza: si tratta senza ombra di dubbio di un presidio medico-sanitario avanzato. Come sarà utilizzato? Potrebbe servire proprio come presidio avanzato, pre-pronto soccorso, per fornire assistenza ai pazienti, magari a partire da quelli con difficoltà respiratorie, e dunque con sospetto contagio da Coronavirus, o più genericamente come primo filtro, per sgravare spazi e tempi del pronto soccorso, nella valutazione di pazienti che arrivano in emergenza. Insomma, in questo caso, per valutare l’opportunità di un ricovero o meno. Resta un fatto: quelle tende ‘sanitarie’ sono state installate, e di certo rappresenteranno un importante contributo in termini di spazi e di screening al nosocomio fermano che sappiamo essere in assoluta emergenza sia nei posti letto che in materia di personale con 39 assenze, tra medici e operatori sanitari.
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