Lettera aperta di Andrea Nobili a dirigenti e docenti della regione Marche, ai quali viene rivolto il ringraziamento per il lavoro portato avanti. Nello stesso tempo si fa presente che sono state registrate, per numerosi studenti, difficoltà nei collegamenti con le piattaforme o mancanza in casa di supporti adeguati per mantenere il passo con le previste lezioni
Il Garante dei diritti, Andrea Nobili, dunque ha inviato una lettera a dirigenti scolastici e docenti della regione Marche. Al centro dell’attenzione la didattica a distanza, resasi necessaria alla luce dell’emergenza Coronavirus.
“La chiusura degli edifici scolastici – scrive – non sta impedendo ai docenti di continuare a lavorare con strategie nuove, portate avanti con determinazione ed ingegno, dimostrando, nei fatti, che la scuola nelle Marche è virtualmente aperta e capace di adattarsi ad uno scenario complesso, pur di non retrocedere dal suo compito di formazione delle nuove generazioni”.
Nel ringraziare chi sta lavorando in questa direzione, Nobili non manca di sottolineare che “nel difficile momento che stiamo affrontando non possiamo permetterci alcuna miopia e non possiamo dimenticare che la nostra regione presenta una pluralità non solo nel nome, ma anche nelle condizioni dei suoi cittadini più giovani”.
Il Garante fa presente, infatti, di aver avuto notizia che “numerosi bambini e ragazzi sono in difficoltà nei collegamenti con le piattaforme utilizzate dalle scuole per la didattica online; di altri che in casa non dispongono di supporti sufficienti ed adeguati per mantenere il passo con le lezioni; di altri ancora che, privati di supporti relazionali indispensabili per le loro particolari condizioni, stanno nuovamente manifestando le difficoltà che erano stati aiutati a superare. E non mancano disagi e disorientamento per il difficile momento che si sta attraversando nell’intero Paese.
A questi bambini e ragazzi, che rappresentano una risorsa per noi tutti e che oggi chiedono una responsabilità ancora più grande – conclude Nobili – vi chiedo di porre particolare attenzione, rassicurandoli rispetto al fatto che la scuola saprà camminare con ciascuno di loro e non lascerà nessuno indietro”.
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