di redazione CF
“La situazione di emergenza che stiamo vivendo ci obbliga, giustamente, a rimanere chiusi in casa nella speranza che la situazione a tutti nota possa risolversi. Nella nostra Unità operativa sono state sospese tutte le procedure chirurgiche programmate non urgenti. C’è, per fortuna, un fisiologico calo della attività traumatologica ma, purtroppo, anche stando in casa c’è la possibilità di procurarsi lesioni, ferite, fratture. Ecco perché vorrei suggerire alcuni consigli e chiarire i percorsi per i pazienti vittime di traumi”. Il primario del reparto di Ortopedia dell’ospedale Murri di Fermo, Federico Lamponi prende carta e penna, e anche il telefono cellulare, per fornire ai cittadini raccomandazioni e consigli in tempo di Coronavirus.
Un intervento, il suo, che va appunto dalle raccomandazioni, perché anche se si è in casa, non si è esenti da incidenti domestici, che anzi sono purtroppo molto frequenti, e che magari in questi giorni rischiano di essere ancor più frequenti, ai percorsi seguiti dai pazienti di Ortopedia dal loro ingresso in ospedale.
“E’ comprensibile che stare fermi a fare niente sia frustrante, ma occorre prestare estrema attenzione a tutte quelle condizioni potenzialmente dannose come ad esempio fare lavori di giardinaggio, bricolage, pulizie straordinarie, utilizzare scale o rialzi per raggiungere superfici disposte in alto. Agli anziani – le parole del primario Lamponi – suggerisco di spostarsi in casa non con pantofole, ma con calzature comode e chiuse. Meglio non avere dei tappeti sul pavimento (che per la terza età, ma non solo, spesso sono causa di cadute). Porre poi attenzione ai gradini, ai movimenti bruschi e fatti d’istinto. Occorre essere concentrati e non distratti. Nonostante tutte le precauzioni può comunque accadere di farsi male”. E a quel punto spesso si è obbligati a recarsi al Murri.
“L’ospedale di Fermo – rimarca Lamponi – ha ben saputo gestire gli spazi garantendo percorsi puliti per i pazienti no Covid. In caso di incidente, caduta o lesione, pertanto, è sufficiente recarsi in Pronto soccorso dove si viene accolti dal triagista in zona ‘pulita’ e il paziente viene avviato all’iter corretto. Qualora fosse necessario il ricovero per esecuzione di intervento chirurgico, il paziente viene sottoposto a test per Coronavirus. Se positivo, il paziente viene inviato negli ospedali di San Benedetto o Civitanova (ospedali Covid). Se negativo, viene ricoverato nel reparto di Ortopedia del nostro ospedale e preparato per la procedura chirurgica.
Il nostro reparto – conclude il primario di Ortopedia – è situato in zona protetta ed i percorsi per i pazienti Covid/no-Covid sono stati attentamente separati per poter dare risposta corretta a tutte le esigenze clinico-chirurgiche. Riassumendo, dunque, estrema attenzione a non farsi male, anche stando in casa. E, nel caso capiti l’infortunio, questo può tranquillamente essere gestito nel nostro nosocomio”.
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