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Covid19, i sindaci del Fermano
a Ceriscioli e al prefetto Filippi:
«Tamponi per tutte le persone
con sintomi e misure
di sorveglianza attiva
»

FERMANO - Circolata in serata una lettera che molti dei sindaci del Fermano hanno inviato al governatore Ceriscioli e al prefetto Filippi: "Eliminare ogni forma di 'burocrazia amministrativa' che ha impedito sino ad ora di mettere in campo misure di 'sorveglianza attiva', indispensabili a tutelare le nostre comunità in tempo utile. Attivare il procedimento di tracciabilità dei contatti relazionali, vero ed unico strumento capace di impedire che persone, oggi tecnicamente non in quarantena ma positive, possano a loro insaputa diffondere il virus"

di redazione CF

“Misure di sorveglianza attiva e, in particolare, più tamponi per sottoporre a screening tutte le persone che sono a casa con sintomi”. Lo chiedono molti dei sindaci della provincia di Fermo, almeno stando a una lettera circolata in queste ultime ore tra chat e messaggi vari tra i primi cittadini della Provincia. I sindaci firmatari hanno così inviato la lettera al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e al prefetto di Fermo, Vincenza Filippi. Nella missiva i sindaci “rappresentano – si legge nella lettera diffusa in serata – l’estrema urgenza, in questa fase cruciale dell’emergenza sanitaria, di adottare tutte le misure e le azioni necessarie a contenere efficacemente il contagio dal Covid-19. In particolare occorre eliminare ogni forma di ‘burocrazia amministrativa’ che ha impedito sino ad ora di mettere in campo misure di ‘sorveglianza attiva’, indispensabili a tutelare le nostre comunità in tempo utile. Abbiamo il dovere – scrivono gli amministratori locali – di impiegare tutte le risorse ed energie pubbliche e private utili ad aumentare il numero di tamponi e rispondere così alle innumerevoli richieste dei medici di base, ad oggi non evase, che attendono di sottoporre a screening i propri pazienti che sono a casa e presentano sintomi”.

“Contestualmente sarà imprescindibile – continuano i sindaci, sempre stando alla lettera circolata questa sera – sottoporre a tamponi tutti i soggetti posti in quarantena e attivare il procedimento di tracciabilità dei contatti relazionali, vero ed unico strumento capace di impedire che persone, oggi tecnicamente non in quarantena ma positive, possano a loro insaputa diffondere il virus. Dobbiamo senza ulteriore indugio attivare tutti i laboratori di analisi privati, già convenzionati con il sistema sanitario regionale, attrezzati per aumentare in misura esponenziale le limitatissime unità locali predisposte a questo servizio. Bisogna fare presto, ulteriori ritardi – a conclusione della lettera – non sarebbero perdonabili e comporterebbero un sacrificio umano insostenibile”.


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