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Covid19, il Governo proroga le restrizioni
Conte: “Non possiamo vanificare
gli sforzi proprio ora”

VIRUS - Prorogate le misure restrittive in scadenza il 3 aprile. In arrivo un nuovo Dpcm del Governo. "Guai abbassare le guardia" l'appello che arriva dalle autorità, anche se i numeri del contagio danno qualche segnale di speranza. Si va avanti fino al 13 aprile.

di Sandro Renzi

I dati sul contagio da Coronavirus sembrano regalare nelle ultime ore qualche segnale di speranza. Guai però abbassare la guardia proprio in questo momento. Ed allora quello che era già nell’aria, ovvero una proroga delle misure restrittive in scadenza il 3 aprile, adesso è ufficiale. E’ stato ancora una volta il premier Giuseppe Conte a darne notizia in serata anticipando il contenuto di una nuovo Dpcm che mette mano a tutti quei provvedimenti che sono stati definiti per combattere il contagio. “Oggi abbiamo superato 13.155 decessi. Una ferita che ci addolora e che non possiamo sanare mai. Non siamo allora nella condizione di poter allentare le misure restrittive e di alleviare i disagi e farvi risparmiare i sacrifici a cui i cittadini sono stati sottoposto” queste le parole di Conte. ” Si iniziano a vedere gli effetti positivi ma non siamo ancora nella condizione di abbracciare una prospettiva diversa.  Proroghiamo l’attuale regime delle misure fino al 13 aprile così come disposte. Se smettessimo di rispettare le regole e iniziassimo ad allentare tali misure tutti gli sforzi fin qui fatti sarebbero vani, ed oltre al costo psicologico, economico  e sociale saremmo costretti a ripartire di nuovo. un doppio costo che non ci possiamo permettere”. Quindi l’invito a rispettare le norme. ” Alcuni non le rispettano, una sparuta parte. E non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni  possa produrre un danno nei confronto di tutti e dobbiamo anche rispetto nei confronti di quanti rischiano la loro salute, come gli operatori sanitari”.

Sarà quindi una Pasqua ancora a casa. “Anche i giorni di festività andranno vissuti con questo e ciò ci consentirà di valutare una prospettiva. Se i dati dovessero consolidarsi inizieremo a programmare un allentamento delle misure. Non posso dire il 14 aprile ci confrontiamo con il comitato scientifico. Sarà la fase due, quella di convivenza col virus, e poi la fase tre sarà l’uscita dell’emergenza , quella della ricostruzione.” ha aggiunto il premier.


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