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Stop alle sedute di allenamento
nel nuovo decreto antivirus
A P.S.Giorgio arrivano i buoni spesa

DECRETO - La novità dell'ultimo decreto firmato dal premier Conte riguarda lo stop agli allenamenti di sportivi professionisti e non. Oltre che prorogare fino al 13 aprile le misure restrittive già in atto. Intanto il Comune di Porto San Giorgio pubblica le informazioni e i criteri necessari per accedere ai buoni spesa.

di Sandro Renzi 

Il nuovo Dpcm annunciato ieri sera in conferenza stampa dal premier Conte entrerà in vigore sabato 4 aprile. Rispetto ai provvedimenti già adottati per il contenimento del contagio da Covid19, salta agli occhi solo una modifica che riguarda il settore sportivo. Si scrive infatti che “sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Sono sospese altresì le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo”. E tutto fino al 13 aprile compreso. Una Italia in gran parte chiusa anche per la tradizionale gita fuoriporta di Pasquetta. La curva epidemiologica per ora non lascia margini di manovra al Governo. Le misure restrittive già in essere sono confermate in toto per due settimane. Cosa accadrà dopo non è dato ancora saperlo.

IL DOPO 13 APRILE

Il comitato scientifico con il quale il Governo deve necessariamente interfacciarsi, da qui ai prossimi giorni farà altre valutazioni all’esito delle quali Conte deciderà se alleggerire la pressione o continuare a mantenere alta la giardia. Ovvero se procedere con una graduale ripartenza di alcune attività, o per zone geografiche o per filiera, o, invece, riconfermare ancora le restrizioni magari fino a maggio. Certo è che quando si entrerà nella seconda fase, come l’ha definita ieri lo stesso premier, dovremo tutti abituarci a “convivere” con il Corona virus. Un periodo di transizione durante il quale si continuerà a mantenere la distanza sociale, ad uscire con le mascherine, ad adottare tutti quei comportamenti che medici e autorità giornalmente ci ricordano. La speranza è che possa arrivare presto la terza fase, quella della fine-emergenza, che Conte al momento non può prevedere. Ma che imprenditori, partite iva, liberi professionisti attendono con ansia per vedere ripartire i loro redditi.

BUONI SPESA

In queste ore, però, l’attenzione è rivolta alla distribuzione degli attesi buoni spesa da parte dei Comuni ai quali sono stati destinati 400milioni di euro. A Porto San Giorgio sono state pubblicate le informazioni ed il modello di domanda  sul sito istituzionale dell’ente rivierasco. La domanda va inviata a buonispesacovid@comune-psg.org oppure a mani nella sede Coc in via A. Costa n.1 previo appuntamento telefonico allo 0734/687015. Per informazioni è possibile contattare inoltre i recapiti 0734/680232 – 0734/687015. Sullo stesso sito è stata pubblicata la manifestazione di interesse rivolta a commercianti e ditte interessate alla fornitura di prodotti alimentari e generi di prima necessità assegnati tramite i buoni. La domande dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune entro lunedì 6 Aprile. Ma chi può accedere ai buoni spesa? “I soggetti residenti nel Comune di Porto San Giorgio colpiti dalla situazione economica determinatasi per effetto dell’emergenza Covid 19” si legge nell’avviso a firma del sindaco Nicola Loira. Per ogni nucleo familiare è possibile presentare una sola domanda di accesso. “Priorità nella concessione dei buoni spesa, così come previsto al comma 6, dell’art. 2 dell’Ordinanza del Capo di Dipartimento della Protezione Civile n. 658 del 29 Marzo 2020, sarà data a coloro che non sono già assegnatari di altro sostegno pubblico (RdC, Rei, Naspi, Indennità di mobilità, CIG) e comunque: disoccupati; nuclei con minori; nuclei con disabili riconosciuti; lavoratori dipendenti e/o titolari di Partita Iva la cui attività sia stata sospesa o ridotta a causa dell’emergenza Covid-19; lavoratori con reddito di natura occasionale la cui attività sia impedita dall’emergenza Covid-19; soci lavoratori di società la cui attività risulta ridotta o sospesa a causa dell’emergenza Covid-19.
Nella concessione dei buoni spesa alimentare si terrà conto, inoltre, del valore dei risparmi immediatamente disponibili alla data di presentazione della domanda e delle eventuali spese abitative (pagamento di un canone di locazione per l’abitazione di residenza), come dichiarato dal richiedente” si legge ancora nell’avviso. L’entità sarà la seguente: nucleo familiare composto da 1 persona  75 euro, nucleo familiare composto da 2 persone 150 euro, nucleo familiare composto da 3 o più persone  250 euro. “L’entità del valore dei buoni spesa alimentare è incrementato di  100 euro in caso di presenza di due o più minori“.


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