La Camera Penale di Fermo ‘Gianfilippo Benedetti’ e l’Osservatorio Carceri delle Marche dell’Unione Camere Penali Italiane, hanno donato questa mattina 450 mascherine all’istituto penitenziario di Fermo. Le mascherine sono state acquistate con le donazioni personali e dirette degli avvocati penalisti iscritti alla Camera Penale di Fermo, a cui si sono aggiunte quelle donate direttamente dal Gruppo Protezione Civile del Comune di Monte Vidon Combatte tramite il sindaco, Gaetano Massucci e l’avvocato Renzo Interleghi. I dispositivi saranno distribuiti a tutto il personale in servizio ed alla popolazione detenuta.
“Continua l’impegno degli avvocati penalisti delle Camere Penali e dell’Osservatorio Carceri, sia a livello nazionale che territoriale – spiegano dalla Camera Penale fermana presieduta da Andrea Albanesi – per il miglioramento delle condizioni di vita nelle case di reclusione. Impegno non solo attraverso la battaglia a tutela dei diritti minimi dei detenuti, ma anche con piccoli interventi tangibili, quali la donazione delle mascherine filtranti”.
“V’è un contesto sociale formato da una popolazione numerosa ma pressoché dimenticata: i detenuti. Una popolazione – il commento degli avvocati Andrea Albanesi, presidente della Camera penale di Fermo, e Simone Mancini, responsabile dell’Osservatorio Carceri delle Marche – abbandonata in condizioni spesso estremamente difficili, ma che gli avvocati penalisti non possono né devono ignorare. Per fortuna non siamo soli in questa battaglia di civiltà e democrazia, basta prendere esempio dalle recenti parole di Papa Francesco e del presidente della Repubblica Mattarella. La situazione dell’istituto detentivo di Fermo fortunatamente, e per l’impegno del personale impiegato, non desta preoccupazioni né criticità e non si registrano casi di contagio. Anzi, si è potuto costatare lo sforzo dell’amministrazione del carcere di Fermo, che ha allestito, grazie all’intervento della Protezione Civile locale, una tenda nella quale effettuare il triage di tutto il personale dell’istituto e per gli ingressi di nuovi detenuti. Nella struttura si effettua un rapido screening dei sintomi, della temperatura corporea e se necessitano anche i prelievi per effettuare tamponi per la presenza Covid-19. Così riducendo al minimo possibile il rischio di contagio, preservando la salute dei detenuti e dei dipendenti dell’amministrazione”.
LA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO DEL DIRETTORE DEL CARCERE, DANIELA VALENTINI
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