di Pierpaolo Pierleoni
Dal contagio di un dipendente, che ha costretto all’isolamento lei ed i suoi collaboratori, fino ai numeri dei controlli, dalla lettera inviata alle autorità sulla gestione sanitaria dell’emergenza ad uno sguardo sulle prossime fasi, il prefetto di Fermo Vincenza Filippi ha tracciato un bilancio dell’ultimo mese.
“Come sapete siamo stati toccati dal coronavirus per il contagio di un nostro dipendente – ha esordito la dottoressa Filippi – Io sono rimasta da sola a palazzo della Prefettura per due settimane, abbiamo assicurato ai dirigenti di poter svolgere da remoto tutte le attività, che sono state particolarmente intense, se pensiamo agli incontri dei comitati ordine e sicurezza, fino al Centro coordinamento dei soccorsi. In quanto autorità provinciale di protezione civile, ho fatto tutto quanto era nelle mie responsabilità, il lavoro non si è mai fermato ed ora, dopo i 15 giorni di isolamento, ha potuto riprendere a pieno regime”.
Passando ai numeri, il Prefetto fa sapere che sono state circa 380 le istanze di attività produttive che hanno chiesto la possibilità di proseguire a lavorare, la metà sono state già approvate, altre 180 sono in fase di istruttoria. “Un lavoro corposo svolto con l’ausilio della Guardia di finanza – precisa la Filippi – Stiamo cercandoil più possibile di contemperare le misure necessarie di sicurezza e l’esigenza delle aziende di lavorare nel rispetto delle previsioni stabilite dal Governo, per chi deve continuare a far parte del tessuto produttivo. Sono circa 40 le aziende manifatturiere che si sono riconvertite per la produzione di mascherine e di cui si è verificata l’effettiva produzione secondo i criteri del decreto Cura Italia”.
Passando ai controlli, il Prefetto elogia “l’enorme lavoro delle forze dell’ordine, anche con l’ausilio delle polizie locali dei Comuni. Si sono messe in campo tutte le energie. I dati aggiornati, dal 10 marzo all’8 april, ammontano a quasi 15.000 persone controllate, per la precisione 14.791. Ne sono state sanzionate 373 per la violazione delle disposizioni normative. Le aziende controllate sono state 5.404, con 5 provvedimenti di sospensione”.
Si annunciano, per Pasqua e Pasquetta, “controlli molto rigorosi. Ho da poco ricevuto una circolare dal capo di gabinetto del Ministero dell’interno, che dà disposizione di intensificare i controlli anche, soprattutto per i pedoni. Non dobbiamo abbassare la guardia, specie in un momento in cui il clima favorevole può far illudere di sfuggire alle verifiche, ma questo fa male a tutti noi”.
Il prefetto Filippi torna poi sulla lettera, inviata nei giorni scorsi al governatore Ceriscioli, ai ministerli degli interni e della salute ed al dipartimento nazionale di protezione civile, per evidenziare le problematiche nella gestione sanitaria del Fermano. “Nel più assoluto rispetto del direttore d’area vasta Livini e di tutto il personale sanitario ed amministrativo che sta svolgendo sforzi eccezionali, ho ritenuto di dover prendere atto della situazione e riferire le problematiche che mi sono state sollevate in una lettera firmata da tutti i 40 sindaci della Provincia. Nell’assoluta consapevolezza della difficoltà del momento, come autorità di protezione civile era mio dovere farmi promotrice delle esigenze dei territori. Non ho operato alcuna valutazione tecnica. Debbo dire che questa corrispondenza ha portato ad un dialogo continuo e produttivo con i sindaci e con la direzione Asur. L’ultimo incontro si è tenuto stamattina, hanno partecipato il direttore Livini, i sindaci di Fermo, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio, la presidente della provincia e sindaca di Monte Urano, i sindaci di Francavilla, Montelparo, Torre San Patrizio. Non entro nel merito delle scelte che competono all’Asur, si è parlato però di come organizzare i servizi per alleggerire l’ospedale murri ed adoperare le strutture periferiche per soggetti pre e post critici”.
Infine, l’annuncio di un’iniziativa per il giorno di Pasqua. “Una pattuglia sarà davanti all’ospedale Murri ed eseguirà l’inno nazionale. E’ un modo per rinnovare la vicinanza e l’apprezzamento per il grande lavoro di tutti gli operatori sanitari”.
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