Ritiene vadano messe al più presto in campo ulteriori risorse per garantire alla collettività beni alimentari e di prima necessità, copertura dei costi per farmaci ed utenze. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgio Marcotulli lancia il suo invito all’amministrazione comunale, dato che la situazione di crisi, e per molti il periodo senza lavorare, si prolungheranno ancora.
“Il Governo ha prolungato il lockdown – nota Marcotulli – ma non ha rinnovato contemporaneamente alcuno degli strumenti di sopravvivenza per le famiglie, rimandando ad un provvedimento che non vedrà la luce prima di fine mese. L’amministrazione deve intervenire immediatamente, attendere il Governo potrebbe essere tardi. Già diverse persone contattano i servizi sociali per rappresentare esigenze di aiuto e molte iniziano ad essere alle strette, vista l’incognita sui tempi della cassa integrazione e del contributo agli autonomi, sussidi che tardano ad arrivare.
Il fondo utilizzato per il bando dei buoni spesa di inizio mese ha somme residue per 30.000 € circa ma sono insufficienti per far fronte ad una emergenza sociale ampia sotto molto aspetti, detto fondo va integrato con ulteriori risorse comunali e il nuovo bando va rivisto per chiarire l’accesso anche a soggetti che hanno delle modeste riserve economiche (esempio fino a 5.000 €) e vanno inserite sicuramente le farmacie per i beni di prima necessità. Serve anche ragionare sull’emergenza utenze domestiche e affitti”.
Il consigliere di minoranza evidenzia che “lo Stato ha sospeso le rate dei mutui prima casa, ma non ha previsto nulla per le locazioni e non possiamo permetterci di lasciare sole le nostre famiglie. Il servizio mensa scolastica è fermo da settimane (ricordiamo che il comune copre una parte delle spese) le economie da quel capitolo vanno subito impegnate per l’emergenza, come le altre economie che potranno essere determinate dagli altri contratti in essere e sospesi”.
“Il Samaritano che distribuiva pasti ai bisognosi, forniti dalla cooperativa che gestisce la mensa scolastica, ha necessariamente interrotto il servizio – continua Marcotulli – Ragioniamo anche se riaprire con le giuste precauzioni il servizio o vediamo come dare risposta anche a quelle persone che purtroppo vivono il medesimo disagio sociale di prima. Serve pensare fin d’ora al post emergenza, in cui dovremo riscrivere logiche di rilancio del territorio e del lavoro, ma non dobbiamo trascurare questo momento che ha generato una nuova fascia sociale indebolita.
Ulteriori somme potranno essere liberate con la sospensione dei mutui comunali di un anno che ci consentirebbe di liberare somme per 1,8 milioni, opportunità prevista dal Cura Italia che coglierei a pieno perché oltre a garantire una liquidità per affrontare parte dell’emergenza, dette somme potrebbero essere utili per finanziare progettualità per la fase di rilancio, augurandoci sia il prima possibile”.
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