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Giro di vite su Lido Tre Archi: pattuglie fisse
e ispezioni mirate contro le occupazioni
abusive, il prefetto ha deciso

FERMO - Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica incentrato sulle problematiche del quartiere. Il prefetto Filippi vuole un presidio continuativo delle forze di polizia, attraverso una pattuglia nelle ore pomeridiane e serali, con turnazione oraria tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia municipale. Ricognizione all’interno di immobili occupati anche attraverso l’ausilio di reparti provenienti da fuori provincia

Focus su Lido Tre Archi. Proprio sul rione costiero fermano si è incentrato l’ultimo Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica voluto e convocato dal prefetto Vincenza Filippi lo scorso 17 aprile alla presenza del sindaco del Comune di Fermo. Due le novità: presidio continuativo delle forze di polizia, attraverso una pattuglia nelle ore pomeridiane e serali, e controlli più mirati contro le occupazioni abusive di immobili.

Il prefetto Vincenza Filippi e il capo di gabinetto, Francesco Martino

“In sede di Comitato – spiegano dalla prefettura – è stata mostrata l’ordinanza adottata dal sindaco Paolo Calcinaro, ai sensi dei commi 4 e 4 bis dell’art. 54 del Testo Unico Enti Locali (D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i.), così come convenuto con il Prefetto nella precedente riunione del 5 marzo al fine di una ‘blindatura’ dei varchi d’accesso di alcuni immobili, di fatto abbandonati e occupati saltuariamente da soggetti non stanziali, prevalentemente di etnia nordafricana, che, dai rapporti informativi della Questura, risultano irregolari sul territorio nazionale e, in alcuni casi, non espellibili perché sottoposti a procedimenti giudiziari, senza detenzione in carcere.
Nell’ultimo Comitato tenutosi il 17 aprile, il Prefetto ha ribadito ai rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine l’assoluta rilevanza delle tematiche relative alla situazione di Lido Tre Archi, confermando la propria azione di impulso nelle attività di coordinamento delle forze di polizia in ambito provinciale, tese a sovraintendere l’attuazione delle direttive emanate in materia di pubblica sicurezza, quale autorità provinciale cui è demandata la responsabilità generale dell’ordine e della sicurezza pubblica, ai sensi dell’art. 13 del Tulps (Legge n. 121/1981 e s.m.i.).


In tale ottica, il Prefetto Filippi – comunica il capo di gabinetto, Francesco Martino – ha espressamente invitato il Questore di Fermo, autorità provinciale di pubblica sicurezza sotto il profilo tecnico-operativo, ai sensi dell’art. 14 del Tulps (Legge n. 121/1981 e s.m.i.) di voler da subito implementare i servizi di controllo del territorio in quella specifica area: con un presidio continuativo delle forze di polizia, attraverso una pattuglia a Lido Tre Archi nelle ore pomeridiane e serali, con turnazione oraria tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale.


Terminata la cosiddetta ‘fase 1’ dell’emergenza Covid, il Prefetto ha anche formulato al sindaco e ai propri vertici provinciali delle forze dell’ordine l’intenzione di procedere con dei servizi mirati di controllo da estendersi anche all’interno degli edifici in questione, al fine di una ricognizione più esaustiva dello stato dell’arte all’interno degli stessi, da compiersi, dove ritenuto necessario da parte del Questore, attraverso l’ausilio di appositi reparti provenienti da fuori provincia al fine di una qualificata integrazione del personale a disposizione con ulteriori ‘reparti schierati’ da dover utilizzare in simili circostanze.
Si rileva, inoltre, che il Prefetto, sin dal suo insediamento alla guida della prefettura (primo aprile 2019), ha acquisito con immediatezza informazioni circa le criticità di maggior rilievo insistenti sul territorio provinciale ed ha ottenuto l’approvazione del progetto di riqualificazione urbana e per la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei capoluoghi di provincia (Dpcm  25 maggio 2016 – delibera Cipe 2017), con il Comune di Fermo che ha conseguito la sovvenzione, anche ai fini dell’installazione di un articolato sistema di videosorveglianza”.


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