di Andrea Braconi
Dopo mesi dentro questa emergenza, da sud a nord del Paese un gesto di attenzione e gentilezza nei confronti dei sanitari può apparire quasi scontato. Tanta, infatti, è stata la solidarietà espressa verso chi è impegnato in primissima linea che è praticamente impossibile ricordare ogni donazione, ogni manifestazione, ogni iniziativa ideata dai cittadini. Ma di scontato, in quello che Armando ha fatto per un’infermiera di un importante nosocomio regionale, non c’è nulla.
Anzi, entrando nella vita dell’uomo, allevatore di cani residente a Pedaso, si comprende meglio quanto sia sentito il dono fatto alla figlia di questa donna. Perché alla bambina, che soffre di una grave malattia, Armando ha voluto regalare un Chihuahua, razza canina che sul mercato può raggiungere anche la cifra di 1.500 euro. L’infermiera sognava di rendere felice la propria piccola con questo cucciolo, ma non poteva di certo immaginare la bellissima reazione di Armando.
Una reazione conseguenza da un lato della consapevolezza dello sforzo che questa donna dentro un ospedale sta facendo, insieme a migliaia di colleghi, per garantire anche la sua sicurezza. Dall’altro, però, c’è il vissuto di Armando, segnato da una breve carcerazione, da un terribile incidente stradale dal quale è uscito quasi illeso ma che lo ha portato a scoprire di essere malato di tumore.
Oggi, lentamente, sta ritornando ad una parvenza di normalità. “Con la signora che mi ha contattato siamo entrati in confidenza – spiega – e mi ha raccontato la sua storia. Mi ha parlato di sua figlia e della sua malattia. Io con questo mio piccolo allevamento cerco di tirare avanti la mia numerosa famiglia e le spese quotidiane, ma ho voluto regalare un sorriso a quella bambina. L’ho fatto anche per ringraziare tutti gli infermieri italiani che stanno aiutando la nostra Nazione in questo duro periodo”.
Tra lui e la piccola c’è stata anche un’emozionante video chiamata. “È tanto dolce quanto forte, ho visto nei suoi occhi il sorriso e la felicità. In tutto questo buio, in tutta questa tristezza è bello che adesso ci sia un raggio di luce, un piccolo barlume di speranza che era importante raccontare”.
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