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Coronavirus, il Governo accelera
La Fase 2 parte il 4 maggio
Negozi al dettaglio aperti dal 18

VIRUS - Conferenza stampa del premier Conte in serata. Il Governo accelera sulla Fase 2. Si procede a tappe per evitare che il contagio possa riesplodere. Per gli allenamenti a squadra occorrerà attendere il 18 maggio. Le scuole riapriranno molto probabilmente a settembre. Dal 4 maggio via libera a manifattura e cantieri.

 

Il premier Giuseppe Conte

 

di Sandro Renzi

L’annuncio della conferenza stampa sulla Fase 2 è arrivato nel tardo pomeriggio  dal profilo Facebook del premier. Qualche ora prima lo stesso Conte aveva pubblicato un altro post. “Stiamo lavorando per facilitare la ripartenza del Paese dopo il 4 maggio. Non possiamo protrarre oltre questo lockdown, ma il riavvio dovrà avvenire in piena sicurezza, a garanzia della salute pubblica”. Recependo quindi le istanze degli stessi Governatori regionali e delle associazioni di categoria, che avevano chiesto di conoscere dettagli ed indicazioni sulla ripartenza con anticipo rispetto alla data fissata del 4, Conte in serata ha dato le prime spiegazioni confermando anche alcune voci ed indiscrezioni emerse sul lavoro della commissione tecnica presieduta dal manager Colao. Il tutto nella giornata in cui il virus fa segnare purtroppo un aumento dei malati.  E’ stata una domenica di superlavoro a Roma. Nel pomeriggio la cabina di regia, in videoconferenza, tra il premier Giuseppe Conte e le delegazioni di Regioni, Anci e Upi. Alla riunione hanno partecipato anche il ministro della Sanità, Roberto Speranza, e il titolare degli Affari Regionali, Francesco Boccia. In mattinata, invece, riunione tra Conte e i capi delegazione della maggioranza.  Fase 2 insomma più vicina.

“Nella fase più acuta abbiamo avuto un momento in cui sembrava che l’epidemia sfuggisse a ogni controllo. Da nord a sud avete dimostrato forza e coraggio. Inizia la fase di convivenza col virus e la curva del contagio potrà risalire in alcune aree del Paese. Dobbiamo affrontare questo rischio. Ancora più importante mantenere le distanze, almeno un metro. Anche con i famigliari. L’unico modo per ripartire è  non ammalarci e la distanza sociale. Ci aspettano momento difficili” le prime parole del premier. “Via rabbia e risentimento e pensiamo a cosa ciascuno di noi può fare per risollevare la comunità. Nelle prossime settimane getteremo le basi della ripartenza del Paese ed il Governo farà la sua parte”. Conte che pensa ad un immediato futuro libero da tutte le corse che non vanno. Si parte allora il 4 maggio.

LE PRIME MISURE

Capitolo mascherine. I prezzi saranno calmierati. “Via l’Iva inoltre dal costo delle mascherine” annuncia ancora Conte. Il prezzo, imposto con ordinanza, sarà di 0,50 centesimi per quelle chirurgiche. Le più utilizzate dai cittadini. Risorse arriveranno all’Italia dal recovery fund. “Un risultato di squadra” lo definisce il premier “adesso andiamo al traguardo finale per introdurre questo nuovo strumento”. Oltre 109mila domande di reddito di cittadinanza,  237mila congedi straordinari, 3.500.000 di bonus da 600 euro già liquidati, e poi il bonus per baby sitter. Uno sforzo immane per l’Inps. Numeri che Conte elenca per confermare quanto fatto e stanziato fino ad ora dal Governo. Premier cha guarda alle imprese come motore del rilancio dell’Italia. Si attende il nuovo Dl che “dovrà essere uno Sblocca Paese”.

Cosa succederà dal 4 al 18 maggio? Spostamenti consentiti solo all’interno della Regione con le stesse motivazioni già previste per quelli interni ai Comuni . Via libera agli spostamenti per fare visita ai congiunti. In presenza di anziani uso delle mascherine e niente riunioni famigliari. “Divieto di spostarsi in una Regione diversa -spiega Conte- a meno che non ci sposti per lavoro, salute o necessità urgente”. Chi ha febbre superiore a 37,5° dovrà restare obbligatoriamente a casa ed informare il medico curante. Niente feste e party privati. Ed il sindaco avrà la facoltà di chiudere aree dove non ci sia la possibilità di garantire queste prescrizioni. Si invece all’accesso  a parchi e ville a patto di ingrassi contingentati r rispetto delle prescrizioni. Ed anche in questo caso il sindaco potrà con ordinanza chiudere giardini e aree a rischio.

Sport. Un metro di stanza per le attività amatoriali. Ok anche alle sessioni di allenamento di sportivi professionisti nel rispetto delle distanze, a porte chiuse. Le cerimonie funebri saranno consentite con un massimo di 15 persone che dovranno indossare le mascherine. “Un ringraziamento alla Cei” ha aggiunto Conte. Per altri tipi di cerimonie ancora lo stop.

Bar e ristoranti dal 4 maggio potranno fare attività da asporto. “Ma niente assembramenti, nei locali, si entrerà uno alla volta ed il cibo si consumerà in un altro luogo, che potrà essere la casa o l’ufficio”. Per le attività produttive arriva il via libera alla manifattura, alle costruzioni ed al commercio all’ingrosso funzionale a queste attività. “Tutte le aziende dovranno rispettare il protocollo sulla sicurezza in maniera rigorosa” dice Conte invitando a recuperare il protocollo stesso per riaprire.

Passaggio critico quello dei flussi di lavoratori che si sposteranno. Le aziende di trasporto dovranno a loro volta adeguarsi al protocollo di marzo. E per i cantieri scatta un nuovo protocollo firmato due giorni fa. Il lockdown si rallenta ma le Regioni dovranno giornalmente informare sull’andamento della curva epidemiologica il Ministero della Sanità e l’Istituto Superiore della Sanità. “Sulla base di questi parametri avremo  la possibilità di intervenire anche territorialmente e di chiudere il rubinetto” spiega il premier confermando che in caso di incremento dei casi le misure di rallentamento verranno revocate.

Il 18 maggio partiranno il commercio al dettaglio, musei, mostre, biblioteche e gli allenamenti a squadra. il 1 giugno bar e ristotanti, barbieri, centri estetici. “Un programma differito a tappe perché richiedono alcune di queste attività un contatto molto ravvicinato tra persone“. Bisogna attendere invece per conoscere come potranno riaprire le attività balneari. 

 

 



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