C’è meno paura del Coronavirus nelle Marche: in un mese (19-20 marzo, 23-24 aprile) le persone che valutano il rischio elevato è scesa dall’84% degli intervistati al 67%. Sale dal 60 a 74% il numero di persone che ritengono giusto il distanziamento sociale nel giro di un mese dal 19-20 marzo al 74% del 23-24 aprile.
Il 66% dei marchigiani ritiene insufficienti le misure di sostegno economico (questo il 23-24 aprile) mentre il 19-20 marzo erano il 51% degli intervistati a ritenerle non sufficienti. Nello stesso periodo è cresciuto esponenzialmente il numero di persone che escono con le mascherine, in circa un mese si è passati dal 17% al 90%. Cala il numero di persone che dice di tenersi lontano dagli altri dall’87 al 71%. Il 69% degli intervistati ritiene che la sanità marchigiana si sia dimostrata all’altezza. Il 63% di marchigiani ritiene positivo l’operato del governatore Ceriscioli, un mese fa era il 68%. Resta molto forte la preoccupazione per l’economia italiana: il 90% degli intervistati.
In casa le attività principali sono guardare le serie tv, parlare con il partner e i figli, leggere. Sulla fase 2 il 79% degli intervistati ritiene che le Marche dovrebbero adottare regole proprie. Queste le opinioni e gli stati d’animo dei marchigiani nel rapporto stilato da Sigma Consulting in cui si analizza il clima sociale nella regione dopo 40 giorni di distanziamento sociale. L’istituto sta conducendo le sue rilevazioni dai primi giorni di marzo, indicativamente con cadenza settimanale e in occasione degli atti ufficiali più significativi emanati dal governo – dal Dpcm del 4 marzo sulla chiusura di scuole e università e il blocco di tutti gli eventi all’annuncio, il 21 aprile, del piano di allentamento delle misure restrittive a partire dal 4 maggio – tramite interviste telefoniche e online su campioni rappresentativi dei residenti maggiorenni. Molti i dati che emergono e che danno la cifra di come stiamo vivendo l’emergenza Covid-19.
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