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Crisi idrica ed economica
Pino Alati: “Momento difficile
ma noi siamo più forti” (VIDEO INTERVISTA)

FERMO/ASCOLI - L'emergenza sanitaria si aggiunge ad un momento già difficile a livello idrico con conseguenze inevitabili sul piano economico. Alati: "Servono aiuti concreti per mettere in atto strategie di sostegno in questa fase così complessa"

 

di Maria Elena Grasso

La fase che accompagna questo periodo è caratterizzata da bilanci e considerazioni in prospettiva che fungono da focus su problemi e criticità del territorio. Nell’intervista a Pino Alati, presidente di Ciip, emerge un quadro importante sotto diversi punti di vista: “Le difficoltà in questo momento sembrano amplificate, – sono le sue parole – oltre all’emergenza sanitaria, assistiamo ad una crisi idrica ed economica. Le famiglie sono chiamate a sostenere un periodo complesso e unico nel suo genere; l’azienda ovviamente si trova nelle condizioni di accogliere le istanze che invocano agevolazioni ma per ovviare a tali bisogni c‘è bisogno di sovvenzioni statali che, per il momento, non sembrano arrivare. Importante precisare che i costi dell’acqua, non vengono decisi dall’azienda ma fanno capo alle società che controllano i gestori della risorsa”.

L’azienda che gestisce il Servizio Idrico Integrato è una società virtuosa che può contare su oltre trecento dipendenti. Le manutenzioni sono garantite, non si sono mai fermate e coprono un territorio decisamente vasto, circa 59 comuni tra le provincie di Fermo e Ascoli Piceno. I lavori vengono effettuati con regolarità, garantendo una rete idrica funzionale ed evitando perdite.

Come precisa Alati: “Ci troviamo in un’area già interessata dai danni del sisma. Oggi, oltre a questo, ci troviamo a dover fronteggiare un’importante carenza d’acqua dovuta alle scarse precipitazioni; nello specifico, basti pensare che il nostro territorio, che fino a qualche anno fa poteva contare su una portata d’acqua pari a 1100 litri al secondo, oggi a causa dei movimenti tellurici ha perso una quantità pari a 350 litri al secondo. In tutto questo la nostra acqua, continua a mantenere un costo inferiore paragonato al resto della regione. È una situazione estremamente complessa, ma uno spiraglio sembra arrivare da Arquata del Tronto, dove gli ingegneri hanno individuato una nuova vena che potrebbe costituire una grande risorsa. La nostra azienda non ha ricevuto nessun tipo di sostegno economico dal terremoto. L’unico aiuto pervenuto recentemente è stata la somma di oltre cinque milioni di euro stanziati grazie al Capo del Dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli. I progetti in cantiere sono tanti, da poco è arrivata la delibera del Ministero delle Infrastrutture che ci consentirà di intraprendere i primi lavori del nuovo acquedotto del Pescara. Inoltre è ‘in cantiere’, anche se ancora in fase di progettazione, la sistemazione di nuovi depuratori a Lido di Fermo e Marina di Altidona”.

Tengo a sottolineare – conclude il presidente Alati – che per tutta la durata dell’emergenza, sarà garantita  la sicurezza dei dipendenti, proprio come abbiamo fatto finora. Sono piccoli eroi di cui nessuno parla, ma che tutti i giorni compiono lavori rischiosi ma importanti per la collettività. Da qui vogliamo ripartire, perché abbiamo il dovere di ricordarci che siamo una comunità forte, più potente del virus. E dobbiamo dimostrare una reazione altrettanto forte“.


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