di redazione CF
Ampiamente superata al ribasso la soglia dei 30 ricoveri che lui stesso, insieme ai sanitari dell’ospedale Murri, aveva fissato come primo obiettivo da raggiungere nella battaglia al Covid19, e con l’ennesima giornata segnata da uno ‘zero’ alla voce decessi al nosocomio fermano, il direttore dell’Area vasta 4 Licio Livini può iniziare davvero a tirare i primi sospiri di sollievo. Oggi di ricoveri nel nosocomio fermano, infatti, se ne contano 20 contro gli 87 del 3 aprile scorso. Gli isolamenti domiciliari sono 442 contro i 788 sempre del 3 aprile. Ma senza abbassare la guardia. Perchè tutti i camici, con Livini in testa sanno che la ‘bestia’ può riapparire. E la fase 2, in arrivo con il 4 maggio, se non ci si atterrà pedissequamente alle regole, potrebbe essere la porta di una nuova ondata di contagi.
Pensieri e previsioni legittimi, quasi doverosi, soprattutto nel campo della medicina, della scienza. Ma per il momento, pur consapevoli che la guerra non è certo finita, l’animo è di chi assapora la vittoria della battaglia. E Livini le prime battute del suo sfogo, a prescindere da quale sia la lettura che gli si vuole dare, le riserva al sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi che è stato tra i più pungenti in questi giorni, proprio nei confronti del direttore Av4. Ma Livini non brandisce la sciabola. Tutt’altro. La giornata è di giubilo per la sanità. E questo porta a sfoderare il fioretto. “Al sindaco Terrenzi mandiamo un messaggio rincuorante che trova conforto nei numeri benevoli dell’Area vasta 4, numeri che sono il pregio del lavoro svolto da tutta l’organizzazione. Tutto ciò che è stato fatto e che si continua a fare è stato puntualmente illustrato nelle video-conferenze con prefetto e sindaci ed illustrato in una particolare relazione di dettaglio.
L’istituzione che rappresento ha sempre operato nel rispetto di ruoli e funzioni ed ha sempre favorito il dialogo con le amministrazioni locali, sempre all’insegna della massima collaborazione ricevendone sani e validi contributi, lungi da assillanti pressioni che invece potrebbero minare la serenità che occorre avere nei momenti determinanti delle decisioni”. Ed eccoli i numeri che hanno spinto il direttore Livini a parlare, uno sfogo, forse meglio una prima liberazione: “Oggi registriamo 20 ricoveri a fronte degli 87 del 3 aprile. Oggi conteggiamo 442 contatti in isolamento domiciliare contro 788 del 3 aprile. Tutte le strutture residenziali convenzionate sono strettamente monitorate e si stanno eseguendo i test molecolari su ospiti e personale dipendente con esiti assolutamente soddisfacenti. Con questa situazione favorevole si sta delineando una fase 2 molto significativa”.
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