di Sandro Renzi
Patto tra la Sgds e la Protezione civile comunale per la gestione delle emergenze. Oggi l’annuncio in videoconferenza, alla quale ha preso parte anche Guido Bertolaso, consulente della regione Marche nella gestione dell’emergenza Covid19. Obiettivo, mettere a disposizione il patrimonio umano ed i mezzi della società partecipata in caso di necessità. “Si tratta di un programma di primo intervento -spiega Renzo Interlenghi, amministratore unico della San Giorgio Multiservizi- messo in piedi insieme al nostro consulente, Francesco Lusek, per fare fronte a situazioni anche contestuali di emergenze differenti”. Porto San Giorgio avrà quindi uno strumento in più molto importante. “Iniziativa lodevole -ha aggiunto il sindaco Nicola Loira- uno scatto in più in termini di organizzazione ed efficienza. Gestiremo dalle calamità più gravi a situazioni di emergenza più ordinarie come potrebbe essere un allagamento”. Sindaco che ha spinto per il progetto partendo dal presupposto che la città avesse bisogno di una gestione più radicata a supporto dei volontari della locale Protezione civile “che fanno un lavoro egregio sul territorio”.
Spetta a Francesco Lusek entrare nel merito della iniziativa. “L’azienda municipalizzata può rispondere alle criticità con un servizio di pronto intervento h24, a maggior ragione quando si sovrappongono le emergenze”. Lusek parla di moltiplicatore delle forze definendo il suo ruolo a supporto della Protezione civile. Si parte con un piano di investimenti ed organizzativo, rivolgendo un occhio di riguardo alla formazione. Un valore aggiunto che non andrà a pestare i piedi a nessuno. “C’è molto di innovativo in questo progetto del Comune di Porto San Giorgio – ha detto Guido Bertolaso- una sfida importante per la città. Il fattore umano sarà quello decisivo per garantire una disponibilità h24, grossa responsabilità quella che si prendono Sgds, Protezione civile, tecnici. In una situazione come quella di oggi ,in Italia, in cui emerge la necessità di avere competenze quando si parla di emergenza, questa iniziativa va nella strada giusta, quella di dare risposte e saper intervenire per la gestione dei problemi. E’ una delle prime iniziative e potreste essere presi come punto di riferimento”. E’ stata poi la volta del coordinatore della Protezione civile sangiorgese, Luciano Pazzi che ha rimarcato come “il tema della formazione del personale è fondamentale potendo contare su circa 25 volontari”. Il primo step sarà di quattro mesi. I numeri per concludere. “Abbiamo 30 unità -dice Marco Ceccarani, direttore della Sgds Multiservizi- ma nella fase iniziale si procederà per passi. Parte dei dipendenti si libererà a regime con l’ingresso delle isole informatizzate”.
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