di Paolo Gaudenzi
RAPAGNANO – Il calcio rossoverde, in piena emergenza da Covid 19, ha decisamente virato la propria positiva performance passando dal campo di gara di Prima categoria a quello metaforico della solidarietà, vincendo la relativa partita con un risultato tonico e netto.
Le prime donazioni effettuate dal sodalizio presieduto da Vitaliano Silveri risalgono ai picchi della pandemia (vedi tra gli articoli sotto correlati), dunque nei mesi appena alle spalle.
“Ci siamo subito mossi offrendo al personale dell’ospedale Murri, ed ai colleghi della struttura Villa Maria, quantità importanti di tute integrali protettive, guanti, occhiali, disinfettante ed igienizzante – ha illustrato il dirigente Sauro Santamaria -. Poco dopo abbiamo rivolto la nostra attenzione alle pubbliche assistenze di Monte San Pietrangeli, Torre San Patrizio, Montegiorgio e Fermo facendo recapitare loro altrettante mascherine, guanti ed igienizzanti/disinfettanti per i loro mezzi di trasporto. Prodotti donati anche ai carabinieri del Comando provinciale ed ai poliziotti in servizio presso la Questura di Fermo“.
“Nei giorni scorsi eccoci invece protagonisti delle ultime due donazioni, liberalità erogate a tutto vantaggio dei ragazzi della Fattoria Sociale Montepacini e della Lega del Filo d’Oro. Anche in questo caso parliamo di mascherine, igienizzante e disinfettanti – ha proseguito il dirigente -. A causa invece di un ritardo nelle consegne, sempre recentemente abbiamo compensato l’offerta ai due ospedali di Fermo prima citati, portando loro schermi ed occhiali protettivi“.
Si chiude dunque la bellissima esperienza di solidarietà della A. C Rapagnano 1973, per una sensibilità dimostrata a tutto tondo tra categorie professionali da settimane in lotta contro il virus sulla prima linea del fuoco, e tanti ragazzi sfortunati. Il presidente Silveri ringrazia dirigenti, giocatori, sostenitori ed i simpatizzanti che hanno contribuito al progetto, offrendo somme di denaro tanto da raggiungere una corposa cifra tramutata nel materiale tecnico descritto.
“Il tutto con sincero e spontaneo sentimento da parte nostra – il congedo di Santamaria – con un pensiero che ancora oggi va a tutti quelli che lavoravano tra gli ospedali ed vestono le divise delle forze dell’ordine, senza dimenticare i volontari che nel periodo di piena emergenza si sono trovati a stretto contatto con un nemico invisibile e cruento. Un ringraziamento particolare va a medici, infermieri ed operatori sanitari che si sono adoperati con attaccamento al dovere in quei giorni di ansia inaudita, indelebile dalle nostre menti. A loro il simbolico Scudetto, la Coppa Italia e quella dei Campioni, giusto per rimanere nel nostro habitat naturale, quello del calcio“.
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