di Sandro Renzi
Torna a dire la sua il Comitato per la ciclabile sul lungomare Gramsci. E lo fa a distanza di poche ore dall’ordinanza che istituisce il limite massimo di velocità a 30 km/h nel tratto compreso tra via San Martino e il confine territoriale con Fermo. Provvedimento che non pare soddisfare le istanze dei ciclisti. “Lungomare: idee confuse e non risolutive della pericolosità della viabilità.
Il Comitato non è assolutamente soddisfatto di quanto realizzato dall’Amministrazione comunale per risolvere le problematiche della sicurezza dei ciclisti e dei pedoni che transitano sul lungomare sangiorgese.
L’aver creato delle zone a senso unico e altre a doppio senso con la chiusura serale della parte centrale del lungomare crea una confusione enorme e devia il traffico in strade parallele al lungomare creando ingorghi”. Queste le critiche rivolte dal sodalizio alla giunta Loira.
Comitato che rilancia ancora sulla sua proposta progettuale “che avrebbe consentito una soluzione unica, con un senso unico su tutto il lungomare, preferibilmente da nord a sud, deviando il traffico in arrivo da sud a livello del David Palace su via XX settembre e mantenendo lo stesso numero di parcheggi, eccetto nei 250 metri centrali”. Ad oggi, però, i componenti del Comitato registrano pure la mancanza di “un minimo di segnaletica orizzontale per individuare la viabilità ciclopedonale e quindi consentire il transito della mobilità dolce in sicurezza“. Intanto ieri pomeriggio un gruppo di ciclo turisti che provenivano da Potenza Picena si sono fermati a livello del grattacielo “preoccupati della loro prosecuzione sul lungomare in quanto pericoloso” ha fatto presente il portavoce del Comitato, Paolo Intorbida. “Non è accettabile che neanche con l’emergenza Covid-19 non si siano realizzate delle corsie ciclo pedonali come è stato fatto ad esempio in Ancona. Inoltre i recenti problemi della viabilità sull’autostrada evidenziano la necessità di una strada di circonvallazione della città. Chi pensa che il lungomare debba essere una seconda statale non ha la minima cognizione di come si differenziano i livelli di traffico”. Nei prossimi giorni il Comitato organizzerà una manifestazione di protesta sul lungomare “per ottenere un diritto che la maggior parte dei cittadini e dei turisti pretendono”.
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