di Sandro Renzi
Renzo Interlenghi supera anche l’ultimo scoglio. Il Pd e l’Unione comunale hanno dato il via libera ieri sera alla sua candidatura a sindaco. Oltre ai dem l’avvocato fermano può contare sul sostegno di Articolo 1. Formalmente quindi da oggi la corsa alla guida della città capoluogo si arricchisce di un altro sfidante a due mesi dall’apertura delle urne.
Resta da capire se anche Italia Viva siederà allo stesso tavolo garantendo sostegno alla figura di Interlenghi che potrà contare presumibilmente anche su qualche lista civica. Sembra definitivo invece lo strappo con alcune anime del centrosinistra. Anche se le porte restano aperte. “Ora lavoriamo alla coalizione – dice il segretario dem Paolo Nicolai- con umiltà e serietà e figuriamoci se non siamo aperti a tutte le componenti della sinistra. È nel nostro dna e nei valori stessi della sinistra a cui apparteniamo lavorare per allargare la coalizione alle forze che condividono il progetto” che, almeno a Fermo, si configura quasi come un laboratorio politico dove il Pd è un perno, come ama definirlo Nicolai, ma non il catalizzatore e “tanto meno il fagocitatore”. Interlenghi, al quale e stato data una sorta di pieno mandato, avrà quindi il compito di dialogare con le anime critiche della sinistra e cercare di ricomporre la frattura. “Persona che arriva da una esperienza nei Comunisti Italiani e trasversale alla sinistra -prosegue Nicolai- e per questo in grado di riunire quante più forze intorno a sé”. Due avvocati per ora si contendono lo scranno di primo cittadino. Il sindaco uscente Paolo Calcinaro e Renzo Interlenghi. Mentre il centrodestra arranca tanto nella scelta del candidato quanto nella composizione della coalizione.
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